Fatti per la Storia
  • STORIA CONTEMPORANEA
  • STORIA MODERNA
  • MEDIOEVO
  • STORIA ANTICA
  • STORIA IN TV
  • VIDEO-LEZIONI
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Home Storia Contemporanea

Le Brigate Rosse uccidono il procuratore Francesco Coco

L'8 giugno 1976 le BR uccidono il procuratore Francesco Coco a Genova, insieme a due uomini della scorta come "rappresaglia" per il sequestro Sossi.

di Agostino Raso
2 Luglio 2020
TEMPO DI LETTURA: 3 MIN
Francesco Coco
Condividi su FacebookInvia su WhatsappInvia su Telegram

CONTENUTO

  • Il sequestro Sossi
  • L’opposizione di Coco
  • L’omicidio di Coco e della scorta
  • Le rivelazioni di Franceschini

Francesco Coco nasce a Terralba, un comune in provincia di Oristano, in Sardegna, il 12 dicembre del 1908. Studia legge ed diventa giudice istruttore a Nuoro negli anni Trenta. Poi diventa sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Cagliari, dove si occupa in più occasioni di sequestri di persona e del fenomeno del banditismo. Dopo un trasferimento in Liguria, negli anni Sessanta e Settanta Coco è il procuratore generale presso la Corte di Appello di Genova.

PUBBLICITÀ

Il sequestro Sossi

La prima azione condotta contro un esponente dello Stato dalle Brigate Rosse è il rapimento del sostituto procuratore Mario Sossi, avvenuto a Genova il 18 aprile del 1974. Sossi nel 1973 è pubblico ministero nel processo contro il gruppo armato genovese della XXII Ottobre. Le Brigate Rosse lo rapiscono e lo tengono prigioniero in un villino vicino Tortona.

I brigatisti (Albert Franceschini, Margherita Cagol e Piero Bertolazzi) sottopongono il magistrato a un «processo» e lo condannano a morte. I brigatisti, però, offrono allo Stato un’opzione. Chiedono in cambio della sua liberazione la scarcerazione di otto membri della XXII Ottobre detenuti e il loro trasporto in un paese amico. Ma i paesi considerati potenziali benevoli ospitanti declinano tutti l’asilo politico, prima Cuba, poi l’Algeria e la Corea del Nord.

L’opposizione di Coco

Il procuratore generale di Genova Francesco Coco si oppone fermamente a ogni cedimento. Politici come Lelio Basso dichiarano: «Preferisco dei colpevoli in libertà piuttosto che uccidere un uomo». Paolo Emilio Taviani, Ministro dell’Interno, respinge il ricatto brigatista. Il Tribunale di Genova offre di rivedere la posizione dei detenuti della XXII Ottobre sfruttando le possibilità offerte dalle norme processuali, ma il procuratore Francesco Coco ribadì il proprio «no» a qualsiasi forma di ricatto.

SULLO STESSOARGOMENTO

Piano Solo - generale de Lorenzo

Il Piano Solo del generale Giovanni de Lorenzo

19 Marzo 2021
Berlinguer e Moro - Compromesso storico

L’Italia del compromesso storico (1976-1979)

27 Marzo 2021

Il 18 maggio le BR danno un ultimatum di 48 ore, scaduto il quale, Sossi sarà ucciso. Due giorni dopo la Corte d’appello di Genova concede la libertà provvisoria agli otto detenuti, ordinando la scarcerazione. Il Ministro dell’Interno dà l’ordine di circondare il carcere di Marassi per impedire la messa in libertà dei detenuti. Il procuratore generale si rifiuta di controfirmare l’ordinanza di scarcerazione degli otto terroristi e presenta ricorso in Cassazione.

Le BR decidono di rilasciare Sossi, senza ottenere una contropartita. Il magistrato viene liberato a Milano il 23 maggio 1974, torna a Genova in treno e si consegna alla Guardia di Finanza.

L’omicidio di Coco e della scorta

Il procuratore Coco viene per questo assassinato l’8 giugno 1976 a Genova alle ore 13:30, insieme ai due agenti della scorta il brigadiere di polizia Giovanni Saponara e l’appuntato dei carabinieri Antioco Deiana, a colpi di rivoltella e mitraglietta Skorpion nei pressi della sua abitazione in Salita Santa Brigida.

Il giorno dopo, a Torino, Gallinari prova a leggere una dichiarazione nell’aula in cui si sta celebrando il processo contro il “nucleo storico”, rivendicando l’assassinio di Coco da parte delle Brigate Rosse. Viene fermato immediatamente dalle forze dell’ordine e ci sono alcuni scontri in aula. Coco è ucciso in segno di rappresaglia per essersi opposto alla scarcerazione degli otto membri del “Gruppo XII Ottobre” due anni prima.

PUBBLICITÀ

Nessuno dei tanti processi che si sono susseguiti è riuscito a individuarne con certezza i responsabili. Sulla composizione del commando resta un velo di mistero. L’identità dei responsabili effettivi del sanguinoso agguato rimane ancora oggi dubbia.

Le rivelazioni di Franceschini

Il magistrato genovese – rivelerà l’ex brigatista e uno dei fondatore delle BR Alberto Franceschini nel 1988 – doveva essere ucciso il 5 giugno 1976, l’anniversario della Spiotta, ma quel giorno rincasò più tardi del previsto. Per questo un commando dell’organizzazione colpì lui e la sua scorta solo tre giorni dopo».

La Spiotta è un cascinale sperduto nella campagna di Acqui Terme. Il 5 giugno 1975, in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine intervenute per liberare l’industriale Vallarino Gancia rapito dai brigatisti solo il giorno prima, cade Margherita Cagol, “Mara”, moglie di Renato Curcio. All’omicidio Coco le BR affidano dunque una duplice valenza simbolica: vendicare la “compagna Mara” e, nello stesso tempo, lanciare un segnale preciso.

A Torino, in quel giugno del ’76, si infatti apre il primo processo al nucleo storico delle BR. Nella gabbia degli imputati, oltre a Curcio e Franceschini, c’erano fra gli altri Piero Bertolazzi, Paolo Maurizio Ferrari, Prospero Gallinari, Roberto Ognibene e Giorgio Semeria.

L’attentato a Coco deve dimostrare che l’organizzazione non è sconfitta. Al contrario, che è in grado di elevare il livello dello scontro. Dare avvio a quell’ “attacco al cuore dello stato” che, nel maggio del ’78, raggiungerà il suo sanguinoso apice con l’assassinio di Aldo Moro.

Tags: Repubblica ItalianaTerrorismo
Condividi98InviaCondividi
Agostino Raso

Agostino Raso

Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche. Medioevo, Eta' Moderna, Eta' Contemporanea presso l'Università degli studi di Roma La Sapienza e il Master di II livello "Esperto in comunicazione storica: televisione e multimedialità'" presso l'Università degli studi di Roma Tre. E' socio dell'Istituto Ugo Arcuri per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea in provincia di Reggio Calabria (istituto associato all'Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della resistenza e dell'età contemporanea). Caporedattore di Fatti per la Storia, cura i rapporti con le case editrici. Fa parte del Comitato-Scientifico.

DELLA STESSA CATEGORIA

marcia su roma
Primo dopoguerra

Fascismo: da movimento a partito. Il congresso dell’Augusteo del novembre 1921

8 Aprile 2021
Questione romana - Porta Pia
Risorgimento

La Questione romana e la stipula dei Patti Lateranensi

1 Aprile 2021
Questione palestinese
Storia Contemporanea

La Questione palestinese: dal Mandato britannico alla prima guerra arabo-israeliana (1920-1948)

11 Aprile 2021

Sostieni Fatti per la Storia

Caro lettore, se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Grazie!

Ultimi articoli

Incoronazione di Napoleone

Incoronazione di Napoleone Bonaparte a imperatore dei francesi

18 Aprile 2021
riforme napoleoniche

Le riforme (1802-1805) e il Codice Civile napoleonico

15 Aprile 2021
trattato di Campoformio

Il trattato di Campoformio firmato da Napoleone nel 1797

14 Aprile 2021
In riproduzione

Età Giolittiana. Video-lezione di storia contemporanea

Età Giolittiana. Video-lezione di storia contemporanea

00:10:20

Le relazioni Internazionali all'inizio del Novecento (1). Video-lezione di storia

00:10:33

Le relazioni internazionali all'inizio del Novecento (2). Video-lezione di storia.

00:09:35

La Prima Guerra Mondiale. Video-lezione di storia contemporanea.

00:13:53

Conferenza di pace di Parigi 1919. Video-lezione di storia contemporanea.

00:09:28

La Rivoluzione russa. Video-lezione di storia contemporanea.

00:09:35

La Repubblica di Weimar. Video-lezione di storia contemporanea.

00:11:18

Biennio Rosso. Video-lezione di storia contemporanea.

00:11:08

Avvento del Fascismo. Video-lezione di storia contemporanea.

00:09:57

Fascismo: verso la dittatura. Video-lezione di storia contemporanea.

00:08:06

Ascesa del Nazismo. Video-lezione di storia contemporanea.

00:09:18

URSS: da Lenin a Stalin. Video-lezione di storia contemporanea

00:09:18
Fatti per la Storia

© 2019-2021 Fatti per la Storia - Il sito fatto di Storia da raccontare.

Fatti per la Storia è il portale per gli appassionati di Storia. Spunti, approfondimenti e video-lezioni su personaggi storici ed eventi che hanno segnato le varie epoche del passato (antica, medievale, moderna e contemporanea).

  • CHI SIAMO
  • NOTE E CONDIZIONI
  • METODOLOGIA E COMITATO SCIENTIFICO
  • COLLABORA CON NOI
  • CONTATTI
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY

Seguici su

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • HOME
  • STORIA CONTEMPORANEA
  • STORIA MODERNA
  • MEDIOEVO
  • STORIA ANTICA
  • STORIA IN TV
    • FILM
    • SERIE TV
  • CURIOSITÀ
  • VIDEO LEZIONI
  • LIBRI
  • PODCAST DI STORIA
  • DIDATTICA A DISTANZA

© 2019-2021 Fatti per la Storia - Il sito fatto di Storia da raccontare.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.Ok