CONTENUTO
Nicola Gratteri e Antonio Nicaso in “Storia segreta della ‘ndrangheta” (Mondadori, collana Oscar Storia) ricostruiscono tutte le fasi evolutive della ‘ndrangheta, una delle più potenti organizzazioni criminali al mondo. Questo libro si presenta come un lavoro di ricerca di tutti i momenti che hanno determinato la nascita, la diffusione e lo sviluppo della malavita organizzata in seno a una delle regioni più economicamente depresse del sud Italia, facendo dell’Aspromonte il suo drammatico baricentro, ripercorrendo la lunga vicenda di sangue e potere dal 1860 a oggi, facendo una rassegna puntuale di tutti i passaggi, gli omicidi, le alleanze, le faide, gli iter processuali.
La trasformazione della ‘ndrangheta
Spazzando via molti luoghi comuni e alla luce di una ricca mole di documenti e carte processuali, Nicola Gratteri, magistrato che da trent’anni è in prima linea nella lotta contro la mafia calabrese e Antonio Nicaso, scrittore e docente universitario che da trent’anni anni la studia e la analizza in ogni suo aspetto, raccontano come, lungo un’ininterrotta e feroce sequenza di delitti e omicidi, di violenze e sopraffazione, la ‘ndrangheta si sia trasformata da cosca regionale eversiva e parassitaria in sistema di potere e di governo del territorio, che infiltra e inquina pericolosamente la politica e l’economia nazionale e internazionale.
La ‘ndrangheta ha una storia antica che affonda le radici nella Calabria ottocentesca e nei suoi difficili, talora drammatici, rapporti con il nuovo Stato italiano, ha attraversato indenne due guerre mondiali, il fascismo e la liberazione, grazie anche alle colpevoli omissioni e sottovalutazioni della classe dirigente e della magistratura, e si è sviluppata e rafforzata, cambiando pelle e diversificando la propria attività criminale, nella Prima e nella Seconda Repubblica, grazie alla debolezza della politica, delle istituzioni e dell’economia che con essa hanno scelto di convivere.
Nel testo vengono descritti con dovizia di particolari i legami che hanno unito, fin dagli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, i boss calabresi con quelli siciliani, della “Nuova Camorra organizzata” di Napoli e la banda della Magliana a Roma.
L’espansione
Gratteri e Nicaso dedicano quasi un intero capitolo alla descrizione del radicamento della ‘ndrangheta in varie e numerose regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, NordEst e Centro Italia), nonché l’espansione in Europa e nel resto del mondo. A smontare, o almeno tentare di farlo, i luoghi comuni che vogliono la corrispondenza perfetta tra mafie e Sud Italia, tra Terra dei fuochi e Campania.
Sono ormai disparate e diffuse le inchieste che hanno portato ad arresti e processi per mafia al Nord ma quella “destinata a rimanere nella storia” è Crimine-Infinito, scattata nel 2010. Un’indagine sviluppatasi su un doppio fronte: lombardo e calabrese. Servita a “individuare e colpire decine di ‘ndranghetisti radicati in Lombardia” e a cambiare “la percezione della ‘ndrangheta”.
Tra passato e presente, in sostanza, c’è una sola differenza: “ieri la ‘ndrangheta era ritenuta forza eversiva, oggi è sempre più governo del territorio”. Un tempo era il boss ad andare a casa del politico a chiedere assunzioni o favori, oggi “è il politico che va a casa del boss a chiedere pacchetti di voti”. I consigli comunali calabresi sciolti per mafia sono stati “3 nel 2016, 12 nel 2017 e 8 nei primi otto mesi del 2018”.
Le somiglianze nel tempo
Ciò che colpisce durante la lettura di Storia segreta della ‘ndrangheta, oltre la grande capacità di narrazione e sintesi degli autori, è il ritrovare delle sconcertanti somiglianze nell’attualità della cronaca con quanto accadde nella storia.
A seguito del terremoto del 28 dicembre 1908, che ferisce duramente Reggio Calabria e Messina, il Parlamento stanzia un finanziamento di 100 milioni di lire per la ricostruzione e “subito dopo il terremoto, molti calabresi annusano l’affare della ricostruzione”.
E poi arrivano gli anni in cui “si ricorre al tritolo per taglieggiare le imprese che si aggiudicano i lavori dell’ultimo tratto dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria”. Del resto, sono oltre 170 i miliardi previsti per la realizzazione dell’opera. Una cifra enorme, “alla quale si aggiungono i fondi della legge Pro-Calabria”, 345 miliardi stanziati dal governo per opere di sistemazione idraulico-forestale.
Raccontare per combattere
Nell’intento degli autori c’è la volontà di raccontare la storia della ‘ndrangheta per conoscerne gli aspetti più reconditi, per capire quanto sia in realtà necessario “combatterla, spezzando quel grumo di potere che continua ad alimentarla”. Perché la ‘ndrangheta è “una sorta di mostruoso animale giurassico” che non si estingue perché “sono ancora in tanti a proteggerla, a tutelarla, a cercarla e a legittimarla”.
Non si può non convenire con Gratteri e Nicaso allorquando, nelle conclusioni del libro, affermano che servirebbe un “nuovo sentimento etico-politico”, in grado di coinvolgere individui e gruppi, élite e popolo su obiettivi comprensibili “per rendere sconveniente la scelta dell’illegalità”.
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Storia segreta della ‘ndrangheta. Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018) di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso