PRIMO DOPOGUERRA: RIASSUNTO IN BREVE, ARTICOLI E TIMELINE CON DATE CHIAVE

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11/11/1918
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Firma dell’armistizio di Compiègne che pone fine alla prima guerra mondiale
28/06/1919
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11/01/1923
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La crisi economica mondiale colpisce duramente i paesi europei: è la Grande Depressione
30/01/1933
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Adolf Hitler viene nominato Cancelliere della Germania dal Presidente Hindenburg
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Il Trattato di Versailles e le sue conseguenze

Il Trattato di Pace di Versailles del 1919 umilia e mutila pesantemente l’ex Impero tedesco, a cui viene imputata  la responsabilità di aver scatenato la Prima Guerra Mondiale. Dietro sollecitazione francese  vengono imposti pesantissimi  risarcimenti per i danni di guerra  e l’azzeramento quasi totale delle forze armate. Territorialmente ad ovest perde l’Alsazia e la Lorena. La Saar passa sotto il controllo della Società delle Nazioni e la Renania viene smilitarizzata. Ad Oriente cede vasti territori  a Polonia e Cecoslovacchia, mentre Danzica  è governata dalla Società delle Nazioni. Perde, inoltre, tutte le colonie ed i privilegi commerciali acquisiti.

I Tedeschi devono rinunciare al 13% dei loro territori in Europa (più di 400.000 chilometri quadrati) ed al 10%  della popolazione ( 7 milioni di persone). Viene  così disatteso il “principio di nazionalità” previsto  nei “14 punti” stilati dal presidente USA Wilson per evitare conflitti futuri. Il documento prevede anche trasparenza in diplomazia, libertà di commercio e navigazione e una pace giusta.  Viene altresì proposta la costituzione di una “Società delle Nazioni” con lo scopo di dirimere le liti tra Stati e di evitare futuri conflitti. Gli USA, però, non aderiranno e l’organizzazione dimostrerà di essere impotente.

Gli altri trattati di pace e la fine degli imperi centrali

Le situazioni degli altri Stati sconfitti vengono regolate mediante singoli Trattati. Trattato di Saint Germain-en-Laye: viene disgregato l’Impero Austriaco con la creazione di Cecoslovacchia, Jugoslavia e Polonia, oltre a cessioni ad Italia e Romania. L’Austria si riduce ad una piccola Repubblica con il divieto di congiungersi alla Germania.

Trattato di Trianon: l’Ungheria diventa autonoma e cede territori alla Cecoslovacchia a alla Jugoslavia. Trattato di Sèvres: nel 1920 l’Impero Ottomano viene completamente smembrato. Segue un conflitto con la Grecia da cui i Turchi escono vincitori e ottengono la revisione dei confini (che combaciano con quelli attuali) con il Trattato di Losanna nel 1923.

Con i trattati di pace la cartina mondiale viene sconvolta: scompaiono gli Imperi Centrali e nascono nuovi  Stati: Polonia, Cecoslovacchia e Regno di Slovenia, Croazia e Serbia (poi Jugoslavia). Il Medio oriente passa dalla dominazione Turca a quella dell’Intesa mediante “protettorati”.

La crisi economica e sociale del primo dopoguerra

Il Primo Dopoguerra è caratterizzato da numerosi problemi sociali ed economici. L’inflazione colpisce duramente tutti i Paesi europei coinvolti che, per finanziare il conflitto , si sono indebitati pesantemente e hanno stampato cartamoneta in eccesso. Lo Stato diventa interventista in economia per frenare l’inflazione e riconvertire l’industria bellica. Crescono i disoccupati con il ritorno dei militati dal fronte, spesso mutilati ed inabili al lavoro; aumenta la spesa pubblica per pensioni di guerra ed invalidità.

Ritorna il protezionismo con dazi per proteggere la produzione interna. Cambia la classe dirigente travolta dagli eventi o uccisa sui campi di battaglia e con essa vengono a mancare quei punti di riferimento nella società che, nel clima di violenza che si viene a formare, crea un clima di incertezza e paura. Uno dei pochi fattori evolutivi che si registrano è la maggior indipendenza delle donne, che durante la guerra hanno sostituito gli uomini nelle fabbriche e negli uffici, le quali ottengono in molti Stati il diritto elettorale attivo e passivo.

Gli anni Venti e l’inflazione post-bellica

I vincitori chiedono alle nazioni vinte il rimborso dei danni subiti. Si tratta di cifre esorbitanti che variano negli anni di fronte all’intransigenza cieca della Francia che si scontra contro l’impossibilità tedesca di far fronte agli impegni ed all’atteggiamento sempre più conciliante degli altri Alleati, primi tra tutti gli USA. Analogamente anche l’Ungheria disattende le richieste impostele con il trattato di pace. Una delle conseguenze della guerra e dei risarcimenti è l’inflazione che colpisce i ceti medi europei, primi tra tutti quelli tedeschi.

La Repubblica di Weimar, che succede all’Impero, pur essendo estremamente debole, riesce, grazie alla guida illuminata di Gustav Stresemann  a  migliorare la situazione economica. Purtroppo  la crisi economica del 1929  rende vani gli sforzi effettuati portando i disoccupati a 6 milioni  facendo sprofondare nuovamente nel caos l’economia.

L’ascesa del fascismo e del nazismo

Dopo un primo periodo in cui si verificano tentativi di imporre dittature comuniste, in molti Stati si approda a governi democratici. Ma l’esperienza dura poco. Progressivamente si assiste ad una svolta verso regimi di destra come in Romania ed Ungheria. In Italia dopo un biennio di violenze nel 1922 Mussolini sale al potere  eliminando progressivamente ogni parvenza di democrazia. In Germania nel 1932 le elezioni portano al potere Adolf Hitler che spietatamente elimina gli oppositori. Questi regimi di norma hanno caratteristiche spiccatamente antisemite.

Le tensioni internazionali e i precursori della Seconda Guerra Mondiale

Con l’ascesa al potere di Hitler la Germania nazista instaura una politica estera aggressiva. Nel giro di pochi anni si moltiplicano le violazioni al Trattato di Versailles: vengono ricostituite le forze armate, la Renania viene militarizzata, i pagamenti per i danni di guerra del tutto sospesi e l’Austria viene annessa . All’interno si avvia la persecuzione degli Ebrei, ritenuti colpevoli della sconfitta nella guerra e contaminatori della razza ariana.

Analogamente l’Italia fascista conquista l’Etiopia e dichiara il Mediterraneo “Mare nostrum” invadendo l’Albania . Viene siglato un patto di alleanza con i nazisti. Nel 1938 la Germania ottiene il territorio cecoslovacco dei Sudeti, a maggioranza tedesca, con gli accordi di Monaco in cambio dell’assicurazione di non effettuare ulteriori richieste territoriali. Dopo pochi mesi Hitler procede alla  conquista della restante parte della Cecoslovacchia chiarendo a tutti le sue reali intenzioni. Con il patto nazi-comunista tra Ribbentrop e Molotov per la spartizione della Polonia a fine agosto 1939 prende avvio la Seconda guerra mondiale

Le lezioni dei trattati di pace: un equilibrio precario

I Trattati di pace imposti ai vinti invece di risolvere i problemi li acuiscono. L’intransigenza francese nel punire la Germania senza valutare le conseguenze a medio termine, l’arbitraria applicazione del principio di nazionalità, l’isolazionismo USA che rende irrealizzabili  i “14 punti” del suo stesso Presidente creano una miscela esplosiva che sarebbe stato difficile disinnescare. A ciò si aggiungono i problemi economici post bellici e, in seguito, la “crisi di Wall Street” che comporta una recessione economica globale.

Prende avvio un periodo oscuro dove le dittature (comunista, nazista e fascista) sembrano avere la meglio contro le democrazie . Gli stati anti-totalitari non reagiscono all’aggressività nazista in quanto devono far fronte ad un intenso movimento pacifista che rifugge un nuovo conflitto e chiede il disarmo totale. Gli USA devono far fronte alla crisi economica e si isolano in politica estera. Una intera classe politica va verso il baratro di una nuova guerra pensando di percorrere la strada migliore per evitarla.

A cura di Maurizio Quaregna, membro de “The International Churchill Society – U.S.A.”.