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La quarta crociata
La morte nel 1193 del Saladino (Salah ed-Din) e la conseguente frammentazione dei suoi domini spingono papa Innocenzo III a bandire una nuova crociata, la quarta, che ha l’obiettivo di liberare i luoghi santi dal giogo degli infedeli.
Giunti a Venezia per imbarcarsi verso la Terra santa i crociati si trovano sprovvisti del denaro sufficiente a noleggiare le navi necessarie per il trasporto dei circa diecimila uomini. In loro soccorso interviene il doge Enrico Dandolo il quale offre le imbarcazioni a patto che l’esercito aiuti la Repubblica di Venezia nella riconquista della città adriatica di Zara.
Accettate le condizioni del doge ed espugnata nel novembre 1202, nonostante la contrarietà del pontefice, la città cattolica di Zara, i crociati accolgono l’appello del principe bizantino Alessio Angelo, figlio del deposto imperatore Isacco II Angelo.

Il giovane Alessio in cambio dell’aiuto militare indispensabile per riconquistare il trono usurpato dal fratello Alessio III, oltre a promettere ai crociati e ai veneziani adeguate ricompense economiche e territoriali, fa intravedere anche la possibilità di una riunificazione tra la Chiesa di Costantinopoli e quella di Roma.
Quarta crociata: Isacco II e Alessio IV
Il 17 luglio del 1203 Costantinopoli viene occupata dai crociati mentre l’infingardo imperatore Alessio III fugge dalla città con tutti i gioielli e il tesoro della corona. L’anziano e cieco Isacco II viene così reinsediato sul trono insieme al figlio Alessio IV, nominato dai crociati co-imperatore.
Tale situazione però non è destinata a durare a lungo; il giovane Alessio, che non è in grado di mantenere fede alle promesse fatte, si trova,infatti, tra due fuochi: da una parte vi sono i crociati e i veneziani accampati sotto le mura della città in attesa del pagamento loro promesso; dall’altra la popolazione bizantina, tra la quale è assai diffuso un sentimento anti-latino, che non gli perdona il fatto di aver portato l’esercito crociato all’interno dell’impero.
Alla fine del gennaio del 1204 in città scoppia una rivolta. Isacco II e Alessio IV vengono deposti e uccisi e il trono viene occupato da Alessio V.
La conquista di Costantinopoli e la nascita dell’Impero Latino d’Oriente
Nel mese di marzo i crociati e i veneziani, dopo essersi accordati sulla spartizione dei territori dell’impero bizantino, iniziano il loro assedio. Il 13 aprile 1204 la capitale bizantina viene conquistata dalle superiori forze cristiane.
Per tre giorni la città è sottoposta ad uno spietato saccheggio e a indiscriminate devastazioni e violenze; da quanto tramandano i cronisti i cavalieri crociati danno prova in quell’occasione della più raggelante ed efferata barbarie:
“Perfino i musulmani sono umani e benevoli in confronto a questa gente che porta la croce di Cristo sulle spalle“. (Cronista bizantino)
Sulle ceneri dell’Impero di Bisanzio i crociati fondano l’Impero Latino d’Oriente affidato al conte Baldovino di Fiandra che, grazie all’appoggio dei veneziani, viene eletto imperatore al posto del marchese Bonifacio di Monferrato. Questa nuova entità statale occupa un quarto dei territori dell’impero; il resto viene spartito tra Venezia e gli altri condottieri crociati di maggior importanza. L’Impero Latino d’Oriente sopravvive fino al 1261, anno della riconquista bizantina guidata dall’imperatore Michele VIII Paleologo.
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