Fatti per la Storia
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
Dona Ora
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
Dona Ora
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
Dona Ora
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
Home Video Lezioni

Dalla Triplice Alleanza alla Prima guerra mondiale (VIDEO LEZIONE)

La politica estera italiana a partire dalla Triplice Alleanza del 1882 e le relazioni internazionali fino alla vigilia della Prima guerra mondiale.

di Mirko Muccilli
8 Aprile 2019
TEMPO DI LETTURA: 2 MIN
racconigi-1909

Racconigi, 1909. Seduti al centro Vittorio Emanuele III e Nicola II.

La politica estera italiana ha la sua base nella Triplice Alleanza, un accordo di carattere difensivo e pacifico che dal 1882 la lega alla Germania e all’Austria-Ungheria. La Triplice Alleanza è rinnovata per la prima volta nel 1887; in quell’occasione sono inserite due nuove clausole:

  • il mantenimento dello Status quo nei Balcani
  • il mantenimento dello Status quo nel Mediterraneo

La politica estera italiana dopo Adua

Dopo la sconfitta di Adua del 1896 l’Italia inaugura un nuovo corso in politica estera: da una parte cerca di raggiungere una maggiore indipendenza dalla Triplice, dall’altra prova ad allargare il proprio ventaglio di amicizie. SCOPRI LA SEZIONE VIDEO LEZIONI

La prima mossa in questo senso è il riavvicinamento con la Francia che porta prima alla conclusione di un accordo commerciale nel 1898, con il quale termina il periodo di guerra economica tra i due paesi, e poi nel 1901 ad un’intesa con cui le due nazioni si concedono reciprocamente mano libera in Marocco e in Libia, impegnandosi a mantenere la neutralità nel caso di aggressione diretta di una o più potenze nei loro confronti.

In quegli stessi mesi il governo italiano, attraverso il ministro degli Esteri Giulio Prinetti, si riavvicina anche all’Inghilterra, con la quale chiude una trattativa molto simile a quella stretta con la Francia e contemporaneamente rinnova il trattato della Triplice apportando un’unica modifica al testo: viene approvata un’eventuale occupazione italiana delle due regioni libiche della Tripolitania e della Cirenaica.

SULLO STESSO TEMA

La battaglia di Mogadiscio del 1993 nell’operazione Restore Hope

Dipinto del periodo Joseon

Corea: la transizione dinastica Goryeo-Joseon

Don Andrea Gaggero interviene al Congresso di Varsavia, Novembre 1950 (fotografia gentilmente concessa dalla famiglia)

Andrea Gaggero, vita dell’(ex)prete partigiano che lotta per la pace

Vita di Camille Desmoulins: la voce della Rivoluzione

L’annessione austriaca della Bosnia-Erzegovina

Grazie a tutte queste intese la politica estera italiana trova un suo equilibrio tra l’alleanza con gli imperi centrali e l’amicizia con Francia e Inghilterra, preparando, in tal modo, il consenso diplomatico per la conquista della Libia.

L’improvvisa annessione nel 1908 della Bosnia-Erzegovina da parte dell’Austria provoca viva emozione anche in Italia e suscita un violento coro di proteste verso l’alleato venuto meno alla clausola del trattato relativa al mantenimento dello Status quo nei Balcani.

La questione balcanica ha una conseguenza molto importante: il declino inesorabile della Triplice alleanza e il conseguente e accresciuto antagonismo tra Italia e Austria.

CONTINUA

Mirko Muccilli

Mirko Muccilli

Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche. Medioevo, Eta' Moderna, Eta' Contemporanea presso l'Università degli studi di Roma La Sapienza, con tesi di laurea in Storia Contemporanea dal titolo "Abortire o partorire? La questione dei figli del nemico durante la Grande Guerra" e il Master di II livello "Esperto in comunicazione storica: televisione e multimedialità'" presso l'Università degli studi di Roma Tre. Ha collaborato con il programma televisivo di Rai Storia "Il tempo e la storia" e con il portale "14-18 Documenti e immagini della Grande guerra". Ha svolto attività di documentazione televisiva. Caporedattore di Fatti per la Storia, cura i rapporti con l'esterno. Fa parte del Comitato-Scientifico.

DELLA STESSA CATEGORIA

Cina, post propagandistico
Storia Contemporanea

Le guerre in Cina nella prima metà del Novecento

Storia Contemporanea

Enrico Mattei: biografia, pensiero e causa della morte

Foto nel Pubblico Dominio
Storia Contemporanea

Claretta Petacci ed Eva Braun: vite parallele accanto a Mussolini e Hitler

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Fatti per la Storia

© 2019-2025 Fatti per la Storia - La Storia di Tutto, per tutti.

Fatti per la Storia è il portale per gli appassionati di Storia. Spunti, approfondimenti e video-lezioni su personaggi storici ed eventi che hanno segnato le varie epoche del passato (antica, medievale, moderna e contemporanea).

  • CHI SIAMO
  • NOTE E CONDIZIONI
  • METODOLOGIA E COMITATO SCIENTIFICO
  • COLLABORA CON NOI
  • CONTATTI
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY

Seguici su

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • I PIÙ CERCATI
    • Seconda Guerra Mondiale
    • Guerra Fredda
    • Fascismo
    • Nazismo
  • STORIA E CULTURA
    • Libri
    • Film di Storia
    • Serie TV
  • RUBRICHE
    • History Pop
    • La Storia di Tutto

© 2019-2025 Fatti per la Storia - La Storia di Tutto, per tutti.