CONTENUTO
La trama commovente del film One Life
L’ambientazione iniziale della pellicola è la città di Londra del 1987 in cui viene presentata la quotidianità di un uomo anziano (Anthony Hopkins), insieme alla propria moglie, che lotta contro i suoi fantasmi del passato. Siamo di fronte al Sir. Nicholas Winton, soprannominato da parenti e amici “Nicky”, che è riuscito a salvare 669 bambini ebrei provenienti dalla Cecoslovacchia prima dell’arrivo di Adolf Hitler e delle sue armate nel 1939.
La storia di quest’uomo straordinario viene raccontata attraverso ripetuti flashback del protagonista che ci proiettano negli anni 1938 e 1939. Winton è un ragazzo di buona famiglia, lavora come funzionario della borsa britannica e vive solamente con la madre a causa della perdita prematura del padre.
Il suo lavoro di salvataggio, conosciuto come Operazione Kindertransport, inizia con un viaggio a Praga nel 1938 in cui raggiunge alcuni amici già impegnati da tempo in quell’ambito (Martin, Doreen e Trevor) e con i quali fonderà il Comitato britannico per i rifugiati sezione bambini. Fin dal suo arrivo a Praga, Winton rimane colpito dai ghetti in cui vivevano centinaia di famiglie: acqua e cibo insufficienti, vestiti vecchi e sgualciti e pochissima igiene. Da quel momento, Nicky prende una decisione che cambierà per sempre le vite di quei bambini che gli toccarono così tanto il cuore fin dal momento del suo arrivo.
Grazie anche all’aiuto incessante della madre Babette interpretata brillantemente da Helena Bonham Carter, al suo altruismo e spietata gentilezza, Winton riesce a portare in salvo ben otto treni colmi di bambini cecoclosvacchi pronti ad essere affidati a famiglie britanniche. Ma il 1 settembre del 1939 Hitler invade la Polonia e inizia la Seconda Guerra Mondiale. Il nono treno con a bordo oltre 200 bambini cecoslovacchi con partenza da Praga, non arrivò mai in Inghilterra e questo evento segnò profondamente la vita di Winton.
Per buona parte del film, la cinepresa si sofferma su una valigetta di color marrone chiaro il cui contenuto si scopre dopo la prima metà del film. Sarà grazie alla diffusione del contenuto di quella valigetta che Winton riuscirà, con l’aiuto del programma televisivo That’s Life e alla presenza costante della moglie Grete, a superare definitivamente i suoi fantasmi del passato.
Il cast di One Life
La regia del film è affidata a James Hawes, conosciuto soprattutto nella cinematografia britannica. Di seguito, il cast in ordine di importanza:
- Anthony Hopkins interpreta Nicholas Winton in età avanzata.
- Johnny Flynn veste i panni del giovane Nicholas
- Helena Bonham Carter è Babette Winton, detta Babi, ovvero la madre di Winton.
- Lena Olin la vediamo interpretare la moglie di Winton ovvero Grete Winton.
- Romola Garai nei panni di Doreen Warriner, una cara amica di Winton e componente del Comitato britannico per i rifugiati sezione bambini.
- Jonathan Pryce interpreta l’anziano Martin Blake, caro amico di Nicky e che lo aiuterà a diffondere il contenuto della valigetta.
- Ziggy Heath veste i panni del giovane Martin Blake, colui che porta Nicholas a intraprendere il viaggio a Praga.
- Alex Sharp interpreta Trevor Chadwick, componente del Comitato britannico per i rifugiati sezione bambini.
Trailer di One life
One life: la recensione del film
Due sono gli aspetti che immediatamente emergono: la recitazione strabiliante e commovente di Anthony Hopkins e il poco successo nel pubblico a causa delle scelte cinematografiche. Il cast risulta abbastanza soddisfacente: ancora una volta, la bravura di Hopkins è confermata come una delle migliori nel mondo del cinema, ma anche l’interpretazione di Helena Bonham Carter non è da sottovalutare; molto toccante e commovente, ci permette di osservare con gli occhi di una madre la sofferenza che hanno provato tutte quelle donne costrette ad allontanarsi dai propri figli per metterli in salvo.
Di notevole importanza è la recitazione di Johnny Flynn, interprete del giovane Winton. Grazie all’utilizzo consistente dei flashback, siamo in grado di addentrarci negli anni in cui il giovane Nicky compì la sua opera di bene e osservare la bravura di Flynn nell’immedesimarsi a pieno nel personaggio e trasmetterci quella sensazione di sicurezza personale, ma allo stesso la paura di non portare a termine la missione a causa dell’imminente arrivo della guerra.
In realtà, la vera novità portata dal film è la storia che viene raccontata, tratta dalla biografia If It’s Not Impossible… The Life of Sir Nicholas Winton scritta da Barbara Winton, figlia di Nicholas e che risulta triste e commovente, ma ricca di buoni propositi. Parlando, invece, su un piano di scelte cinematografiche, il film risulta statico, molto classico e poco convincente che lo portano ad essere considerato un film mediocre, escludendolo dalle candidature degli Golden Globes e Oscar 2024.
Nonostante il racconto di una grande storia all’interno di un film così piccolo, rimane una pellicola da vedere nelle sale cinematografiche (ancora per poco tempo) o prossimamente sulle varie piattoforme perché questo lungometraggio porta alla luce una vicenda degna di essere rispettata e ricordata.
Chi salva una vita, salva il mondo intero: una frase emblematica sia del film in questione, che porta il titolo “One Life” ovvero “Una vita”, sia di svariati film riguardati la Shoah. Ripetuta un’infinità di volte e divenuta un inno alla solidarietà, oggi più che mai dovrebbe risuonare nelle nostre menti.
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- Barbara Winton, If It’s Not Impossible…The Life of Sir Nicholas Winton, 2014.