Il 21 febbraio 1972, il presidente americano Richard Nixon visita ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese, riaprendo così i rapporti diplomatici tra i due paesi.
SCOPRI LA SEZIONE STORIA CONTEMPORANEA
La visita di Richard Nixon in Cina
L’arrivo di Nixon in Cina segnò uno dei momenti più importanti nella storia della Guerra Fredda. Con questo gesto si riaprivano definitivamente i rapporti diplomatici tra i due paesi, chiusi definitivamente dalla proclamazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949.
Nella settimana di permanenza, il presidente americano discusse a lungo con il primo ministro Zhou Enlai e Mao Zedong del contesto politico cinese, mentre sua moglie, Pat Nixon, ebbe modo di visitare aziende, scuole e ospedali delle città di Pechino, Hangzhou e Shangai.
Ma la visita di Nixon rientrava in una precisa strategia di politica estera, nota come Diplomazia Triangolare.
La Diplomazia Triangolare
L’elezione di Nixon avviene in un contesto politico turbolento. Johnson, il presidente uscente, non intende ricandidarsi alle elezioni del 1968 e la guerra del Vietnam sembra ormai perduta. Sebbene ciò risulti ormai chiaro, non si vuole però che Saigon e tutto il Vietnam del sud cadano nelle mani dei comunisti.
Agli albori degli anni ’70, inoltre, le forze di Stati Uniti e Unione Sovietica si equivalgono e Nixon vuole porre le relazioni con Mosca sul piano della real politik, cercando di frenare la corsa agli armamenti. Questa perdita di supremazia da parte degli Stati Uniti si tenta perciò di compensarla con una diplomazia triangolare tra Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina.
Aprire le relazioni diplomatiche con la Repubblica Popolare Cinese è nelle intenzioni di Nixon sin dal suo insediamento nel gennaio 1969 e l’occasione si presenta ai campionati mondiali di tennis da tavolo che si stanno svolgendo in Giappone, nella primavera del 1971. In questa occasione, i giocatori americani vengono invitati dai loro colleghi cinesi a visitare la Repubblica Popolare nel mese di aprile. Questa prima, importante apertura tra i due paesi verrà suggellata con il termine “Diplomazia del Ping Pong”.
Aprire alla Cina significa, per gli Stati Uniti, avere sia margini di manovra diplomatica più ampi sullo scenario globale, sia fare leva sull’Unione Sovietica al fine di migliorare i rapporti, e mostrare che il blocco comunista non sia, in fondo, un blocco così compatto, e, infine, di mettere pressione sul Vietnam del Nord affinché possa negoziare un accordo che permetta agli Stati Uniti di uscire in modo onorevole da quella terribile guerra.
La diplomazia triangolare, perciò. ha una doppia valenza: regionale, per quanto riguarda il Vietnam, e globale per quanto riguarda il rinnovamento dei rapporti diplomatici con l’Unione Sovietica e con la Cina popolare.
Ancora oggi, la visita di Nixon viene ricordata da moltissimi storici e studiosi come una delle visite più importanti di un presidente in tutta la storia americana.