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La nascita di Mustafa Kemal
Mustafa nasce a Salonicco (oggi seconda città greca per importanza ma al tempo parte dell’Impero Ottomano) nel 1881, in una famiglia appartenente alla classe media, di lingua turca e di religione musulmana. Quarto di sei fratelli, sulla data precisa nella quale il futuro padre della nazione turca vede la luce ci sono ancora molti dubbi, dovuti alle differenze riguardanti i calendari che venivano adottati all’epoca e anche alla non eccessiva accuratezza dei registri di nascita utilizzati. Convenzionalmente, si pensa che egli sia nato il 19 maggio, data che lui stesso suggerisce alla madre (nonostante ella dichiarò di aver partorito in inverno) e che sceglie per omaggiare il giorno del 19 maggio 1919, data in cui si reca presso la città di Samsun per assumere il comando della resistenza armata turca contro gli alleati.
Il significato del nome: perchè l’appellativo “kemal”?
I genitori di Mustafa, Zübeyde Hanime e Ali Reza Efendi, decidono di chiamare il proprio figlio con uno dei nomi con cui veniva chiamato il Profeta. Il nome “Mustafa” significa infatti “il prescelto”. Vista la sua storia, mai nome si rivela più adatto. I musulmani non avevano il cognome al momento della nascita, eccezion fatta per coloro che appartenevano alle famiglie prominenti e le modalità con cui Mustafa acquisisce l’appellativo “Kemal” (“perfetto” in lingua turca) sono ancora oggetto di discussione nella storiografia contemporanea.
Secondo alcune fonti Mustafa si distingue durante la sua permanenza nella scuola preparatoria, come un eccellente studente di matematica, e questo porta il suo insegnate a concedergli il soprannome di “Kemal”, per distinguerlo da un altro studente che portava il suo medesimo nome. In accordo con altre, invece, si può notare come Mustafa fosse un grande appassionato delle opere del poeta patriottico turco Namik Kemal (1840 – 1888) e che per tale ragione decide quindi di scegliere questo cognome per omaggiare l’intellettuale che sulla sua persona esercitò una forte influenza culturale e politica.
Infanzia e formazione di Mustafa Kemal
Kemal vive un’infanzia difficile, il padre, funzionario pubblico che si diletta nel commercio del legname in Macedonia, si trova a dover affrontare per anni alcuni problemi di salute, tra cui la tubercolosi, alimentata dalla depressione e dalla dipendenza dall’alcool e muore nel 1888, quando Mustafa ha solamente 8 anni. La madre si ritrova quindi vedova a soli ventisette anni e vede la maggior parte della sua prole morire in giovane età. Solamente Mustafa e sua sorella Makbule Atadan, infatti, ebbero il privilegio di vivere fino all’età adulta.
Mustafa dimostra sin dalla giovane età interesse per l’ambito militare ma la madre, che aveva paura di perdere un altro figlio, avversava questa passione. Nel clima famigliare, infatti, si respirava una forte indecisione circa il percorso d’istruzione che Mustafa dovesse intraprendere. Lui stesso dichiara infatti, nel 1922, che il primo ricordo che ha della sua infanzia riguarda una discussione tra i suoi genitori proprio su questo argomento. Fu la posizione della madre a prevalere e Mustafa frequenta una tradizionale scuola coranica specializzata nell’educazione religiosa. Successivamente frequenta una scuola primaria in cui impara l’istruzione di base, su volontà del padre.
Dopo la dipartita di quest’ultimo, però, la famiglia si trasferisce presso una fattoria gestita da parenti della famiglia. Dopo un vano tentativo della madre di iscriverlo ad una scuola rurale, ella stessa decide di rimandarlo a Salonicco dove inizia a frequentare una scuola civile, che poi abbandona a causa di una lite avuta con una docente. Kemal quindi, ancora fortemente appassionato della vita militare, decide di sfruttare la conoscenza del Maggiore Kadri (ufficiale dell’esercito che viveva a Salonicco) e con l’aiuto di quest’ultimo si iscrive, sostiene e supera l’esame per entrare nella scuola media militare di Salonicco.

La formazione scolastica militare e l’avvicinamento alla politica, 1888 – 1905
Mustafa si distingue come un ottimo studente nella scuola militare e poco prima del termine del suo percorso vede sua madre convolare a nozze con Regip Bey. Nonostante egli, titolare di un lavoro stabile, si dimostri generoso e pronto ad aiutare economicamente la famiglia (secondo alcune fonti aveva un incarico da ferroviere, in accordo con altre lavorava come impiegato di livello minore nell’amministrazione ottomana), Kemal vede la presenza di un altro uomo in casa come una minaccia alla sua posizione e si sente ferito nell’orgoglio. In seguito, quindi, decide di trasferirsi presso dei parenti e nel 1895 si diploma classificandosi quarto nella sua classe di studio.
Il “continuum naturale” del percorso era ovviamente la scelta della scuola superiore militare di Salonicco ma egli decide, assecondando i suggerimenti provenienti da alcuni suoi insegnanti, di frequentare l’Accademia militare di Monastir (ai tempi parte della Macedonia) e di risiedere nel collegio della stessa. Monastir era una provincia poliglotta, all’interno della quale vivevano Greci, Albanesi e Slavi e che vedeva l’Accademia militare avere un ruolo importante nei piani di sicurezza ottomana riguardanti la Macedonia dell’est, considerando anche la posizione geografica di tale regione che confinava a sud con la Grecia e che vedeva la Serbia e la Bulgaria vicini ed ostili.
Nel 1895 la situazione era tesa e la Macedonia rischiava di essere coinvolta in una guerra con la Grecia che, insieme ai soldati slavi, organizzava incursioni, contrastate da bande di partigiani turchi. Nel 1897 gli abitanti nazionalisti greci di Creta iniziarono una guerra di liberazione per la loro isola e le forze Greche e Ottomane si scontrarono in Macedonia, che nel frattempo veniva raggiunta da soldati volontari provenienti da ogni parte dell’Impero. La situazione influenza Mustafa che tenta di arruolarsi tra le forze schierate in campo ma viene riconosciuto e rimandato indietro.
In questo periodo egli entra inevitabilmente in contatto con altri studenti dell’accademia, tra i quali vale la pena di ricordare Omer Naci, poeta che introduce Kemal alla letteratura e Ali Fetih, che padroneggia perfettamente la lingua francese e conosce dettagliatamente il panorama politico e culturale francese, visto da Mustafa come modello di studio da imitare, che condivide con lui la conoscenza dell’illuminismo e della Rivoluzione francese. Nel novembre 1898, a diciotto anni, Mustafa termina il suo percorso presso l’Accademia Militare di Monastir” diplomandosi e classificandosi secondo nella sua classe di studio. Il brillante risultato ottenuto gli assicura un posto presso la celebre e selettiva “Accademia Militare di Costantinopoli”, con sede nel quartiere Pera.
Durante il suo primo anno di studi lì, la città di Costantinopoli costituisce una importante distrazione per lui che, fino a quel momento, era sempre stato uno studente di provincia. Scopre, infatti, la coinvolgente vita notturna della città ed inizia a consumare frequentemente alcol accompagnato dai suoi amici. Ciononostante, è in questi anni, che inizia a formarsi la sua idea politica in via embrionale anche se, come da lui stesso affermato successivamente, si lui che i suoi compagni di studio non erano in grado a quel tempo di comprendere pienamente le complesse dinamiche politiche che interessavano la loro patria. Nello stesso momento, viene introdotto nell’ élite militare di Costantinopoli da un suo compagno di studio, Ali Fuad Cebesoy, figlio di Ismail Fazil, un Generale Ottomano in pensione che diventa una figura di riferimento per il giovane.
È proprio uno degli amici di Ismail Fazil, Ali Nazima Pasha (futuro ambasciatore ottomano a Vienna) il primo a credere profondamente nelle potenzialità di Mustafa, dopo averlo conosciuto e dopo averne ammirato la brillante conoscenza militare. Dopo il primo anno di studi, decide di concentrarsi maggiormente sulla preparazione accademica e durante il terzo anno di corsi, quello che prima era un teorico interesse politico diviene un pratico attivismo della stessa natura nel momento in cui decide di fondare una associazione politica clandestina con lo scopo di creare pubblicazioni politiche segrete. Arriva il 1902, anno nel quale Mustafa si diploma classificandosi ottavo in una classe di 459 studenti.
Questo sbalorditivo risultato permette all’allora ventunenne di avere accesso immediato alla Scuola di Stato Maggiore, riservata a coloro che avrebbero in futuro ricoperto incarichi di alto livello nelle gerarchie militari dell’Impero Ottomano. Nel frattempo, l’attività politica di Mustafa Kemal continua e il comandante responsabile della Scuola di Stato Maggiore, Riza Pasha, viene a conoscenza dei giornali creati clandestinamente, ma come una parte consistente degli ufficiali in servizio in quel periodo, vedeva in maniera positiva le idee di riforma e nonostante minacciò teoricamente Kemal di bandire le pubblicazioni, non tradusse mai in partica quanto detto.
Nel 1904 Kemal si diploma e si classifica quinto nella sua classe di studio, composta da 43 elementi. Questo eccellente piazzamento gli permette di usufruire della promozione a “capitano in seconda” riservato ai primi 13 classificati. Decide di rimanere a Costantinopoli (aspettava ordini dai comandati dell’esercito dell’Impero Ottomano nel frattempo impegnato con la repressione delle rivolte in Macedonia) dove condivide la casa con atri ufficiali e con Ali Fuad. In quel periodo la polizia del sultanato comincia a mettere gli occhi addosso a Kemal e alla sua attività politica e tramite l’aiuto di un infiltrato riesce ad avere un contatto diretto con le persone che gravitavano intorno a tale attività.
Un agente segreto, infatti, inviato con la scusa di essere un ex componente dell’esercito allontanato per ragioni politiche, riesce a entrare in confidenza con Mustafa Kemal, chiedendogli un posto dove risiedere. Questa vicinanza porta l’agente segreto a comprendere il funzionamento della rete clandestina di pubblicazione e successivamente all’arresto di Ali Fuad, Kemal e Ismail Hakki, un loro collaboratore. Sul periodo di permanenza in carcere di Kemal non si conoscono informazioni chiare ma ciò che si sa è che egli visse questo periodo con la paura di essere allontanato dall’esercito, ipotesi che però non si verificò. Nel 1905 viene assegnato al “Quarto Esercito Ottomano, con sede in Siria, a Damasco. Questa mossa compiuta dalla dirigenza dell’esercito era stata prevista da Kemal, che voleva essere inviato in Macedonia (zona critica dell’Impero) ma che finisce per pagare le conseguenze della sua detenzione.

La rivoluzione, la controrivoluzione e le guerre
Nella città di Damasco Kemal fa un passo importante nel suo percorso politico. Egli, infatti, sempre più scontento nei confronti della situazione politica del proprio paese nota una crescente tendenza alla corruzione all’interno dell’amministrazione dell’Impero. Raccogliendo quindi attorno a sé una schiera di ufficiali fidati, decide di fondare una società clandestina che nomina “Vatan ve Hürriyet” (Patria e Libertà). Il gruppo intendeva opporsi a questa decadenza promuovendo idee ispirate al nazionalismo turco e al costituzionalismo, lottando per tornare all’applicazione della Costituzione del 1876, che il Sultano Abdülhamid II aveva sospeso per governare in modo autocratico, attuando una forte censura e repressione del dissenso.
La creazione del gruppo rappresenta il primo impegno concreto per la riforma dello Stato Ottomano. Tale attività si intensifica nel 1907, quando Kemal viene promosso “maggiore” e trasferito a Salonicco. Lì, sua città natale e centro politico molto attivo, il malcontento contro il regime del Sultano stava crescendo e Kemal trova terreno fertile per condividere le idee del suo gruppo. Proprio in questo contesto, Mustafa entra in contatto con i rappresentanti del Comitato di Unione e Progresso (CUP), società segreta riformista formata nel 1889 da giovani ufficiali ed intellettuali, che in quel periodo si stava trasformando in una forza politica organizzata.
Nonostante Kemal non condivida pienamente tutto l’impianto teorico su cui il CUP si era fondato, egli si avvicina al cuore del movimento ed assiste, sostenendolo ma comunque non rivestendo posizioni di primo piano, all’evento che segnerà per sempre la storia dell’Impero Ottomano e della Turchia Contemporanea: la “Rivoluzione dei Giovani Turchi”. Nel Luglio del 1908 un gruppo di ufficiali ed intellettuali parte proprio da Salonicco marciando in direzione Costantinopoli, per chiedere il ripristino della Costituzione del 1876 al Sultano. Quest’ultimo cede il 24 Luglio del 1908, ripristina la Costituzione e convoca il Parlamento, Inizia quindi ufficialmente la “Seconda era Costituzionale” dell’Impero Ottomano.
Nel 1909 si acuisce però il disaccordo tra Kemal e la leadership del CUP. In particolare il distacco si fa profondo dopo un congresso del Partito nel settembre del 1909, durante il quale Kemal critica l’ingerenza dell’esercito nella politica, mostrandosi favorevole all’apoliticità delle forze armate. Questa posizione, malvista dalla leadership del Cup, porta Kemal ad essere minacciato di morte e ad essere inviato in Tripolitania (ufficialmente per reprimere una rivolta tribale ma ufficiosamente l’intento era quello di allontanarlo dai centri decisionali del Partito). Ad una rivoluzione, come la storia ci insegna, spesso segue una controrivoluzione.
E così fu anche in questo caso. Nel Marzo del 1909, alcuni reparti militari si ammutinano e chiedono il ripristino della legge Islamica. Questo evento, passato alla storia come “31 Mart Vakasi” (incidente del 31 Marzo, l’anno di riferimento è il 1325 secondo il calendario Rumi e il 1910 secondo il calendario Gregoriano, la data precisa è quella del 13 Aprile) fu una rivolta reazionaria mirata all’allontanamento dei Giovani Turchi dal Potere e al ripristino della “shaaria”. La rivolta viene però sedata dall’ “Esercito d’Azione”, nelle cui fila combatte anche Mustafa Kemal. La soppressione di questa rivolta porta alla destituzione di Abdüllahmid II, che viene sostituito da Mehmed V.
Nel 1910, dopo gli eventi della controrivoluzione, Kemal si reca in Francia per assistere a manovre militari, presso la località di Picquigny, dove ha la possibilità di vedere come si prepara un esercito Europeo. Il 1911 sarà un anno fondamentale nella storia personale di Mustafa Kemal, poichè egli si trova a combattere nelle file dell’esercito nel contesto della Guerra Italo-Turca. Viene inviato nella zona delle frontiere della Libia per difendere le posizioni Ottomane. Opera in maniera particolare nella zona di Derna dove organizza e dirige le forze locali contro le truppe Italiane, facendosi notare per le sue spiccate capacità logistiche dai suoi superiori.
Nonostante l’Impero Ottomano esca sconfitto dal conflitto, Mustafa Kemal apprende molto da quell’esperienza e avrà modo di applicare quanto appreso l’anno successivo, quando verrà chiamato a combattere nelle fila dell’esercito nel contesto delle “Guerre Balcaniche” contro Serbia, Bulgaria, Grecia e Montenegro. Viene assegnato al fronte di Gallipoli e successivamente a Bolayir, dove contribuisce attivamente alla difesa delle ultime roccaforti Ottomane in Tracia Orientale.
Mustafa Kemal negli anni della Prima guerra mondiale
Dopo il periodo delle guerre, l’amministrazione dell’Impero Ottomano era ormai consapevole delle qualità di Kemal e decide inviarlo a Sofia come addetto militare. Qui ottiene il grado di tenente colonnello. Il 1914 si caratterizza come un anno molto importante per la storia dell’Impero Ottomano poiché vede l’Impero stesso entrare nella Prima Guerra Mondiale al fianco degli Imperi Centrali. Kemal rimane in prima istanza lontano dal fronte per poi avere un ruolo più attivo nella “Campagna di Gallipoli” durante la quale comandava la 19° divisione, parte della 5° armata ottomana. Data degna di nota in questo contesto risulta essere il 26 Aprile 1915, quando, senza attendere ordini superiori, decide di spostare le truppe sulla collina di Conbayiri per anticipare lo sbarco alleato sulla Penisola di Gallipoli. Dopo le qualità mostrate nel corso di questa campagna gli viene conferito il titolo di “Paşa” contemporaneamente alla promozione a “Generale di Divisione”.
Nel 1916 viene spostato sul fronte del Caucaso e nel 1917 sul fronte della Siria-Palestina, dove comanda la 7a armata contro le forze britanniche. Quello che lo caratterizza in questo periodo è la crescente criticità nei confronti degli alti ranghi dell’esercito ottomano e tedesco, ai quali finisce sempre per chiedere maggiore autonomia. Nel frattempo, si distanzia sempre più dai vertici del CUP, continuando a non condividerne le idee. Su questo fronte, viene nominato comandante della 7a armata con lo scopo di rallentare l’avanzata Britannica.
Arriva quindi la fine del 1918 e quando l’esercito ottomano si sta lentamente sgretolando Kemal organizza l’evacuazione delle truppe a Damasco ed Aleppo. Come noto, l’Impero Ottomano uscì sconfitto dal primo conflitto mondiale ma comunque Kemal mette in mostra le sue qualità militari. Il 30 Ottobre 1918 viene firmato “l’Armistizio di Moudros”, tramite il quale l’Impero Ottomano si arrende agli Alleati. A seguito della firma le forze Alleate occupano Istanbul in preparazione delle clausole di quello che sarà il futuro “Trattato di Sevrés” (firmato il 10 Agosto 1920 ma mai applicato) che avrebbe previsto la spartizione dell’Impero Ottomano tra le potenze vincitrici riducendo la Turchia alla sola penisola anatolica.
1919 – 1923: la creazione del Movimento Nazionale Turco e la Guerra d’Indipendenza Turca
Kemal era indubbiamente contrario all’occupazione e decide così di non rimanere immobile a guardare. Come anticipato in precedenza, il 19 Maggio 1919 si reca a Samsun partendo da Istanbul. Era stato inviato lì in qualità di “ispettore dell’esercito del IX distretto” con l’obiettivo di ristabilire l’ordine. Il suo reale scopo però, era invece quello di organizzare la resistenza Turca. È infatti a questa data che si fa risalire simbolicamente l’inizio della “Guerra d’Indipendenza Turca”. Il mese successivo, tramite la “Circolare di Amasya” Kemal ed altri componenti dell’esercito gettano le basi per la creazione del “Movimento Nazionale Turco”.
Essi diffondono il documento in tutta l’Anatolia evidenziando come l’integrità e l’indipendenza della Turchia fossero in pericolo e richiamano i rappresentanti delle province orientali dell’Anatolia a riunirsi in un congresso. Questo vede la partecipazione dei delegati di 6 province e si tiene nella città di Erzurum, ubicata nella Turchia Orientale, tra il 23 Luglio e il 4 Agosto del 1919 e lì si discute, tra i vari argomenti, del successivo “Congresso di Sivas”, che si tiene dal 4 all’11 Settembre del 1919 e che vede, invece, la partecipazione dei delegati di tutte le province dell’Anatolia.
Qui, insieme ai 31 delegati, l’argomento discussione principale sono tutte le possibilità riguardanti il futuro della Turchia e dopo una settimana di dibattiti, si prende la decisione di stabilire un comitato di rappresentanza del quale Mustafa Kemal viene eletto come Presidente. In merito alle posizioni da difendere, si decide di rimanere in un regime di continuità con quanto deciso durante le discussioni del “Congresso di Erzurum” e quindi di tutelare l’integrità territoriale e l’indivisibilità della patria e di resistere all’ingerenza straniera. Il comitato, una volta eletto, diviene il principale organo del movimento di resistenza.
Nel marzo del 1920 il Parlamento Ottomano viene sciolto, le forze alleate, principalmente britanniche, occupano Istanbul e molti deputati fuggono verso Ankara. È proprio nella futura capitale turca che, il 23 Aprile 1920 cambia per sempre la storia del Paese. In questa data, infatti, viene creata la “Grande Assemblea Nazionale Turca” caratterizzata da una visione repubblicana e nazionalista, in opposizione all’ormai decadente Parlamento Ottomano di Istanbul, uno dei simboli per eccellenza dell’Impero. Mustafa Kemal viene eletto primo “Presidente” dell’Assemblea.
Tra il 1920 e 1922 la Guerra si combatte su più fronti: sul fronte orientale contro l’Armenia, sul fronte meridionale contro la Francia e su quello occidentale, scontro più noto e più cruento, contro la Grecia. Il 15 Maggio del 1919 era infatti iniziata l’occupazione Greca di Smirne, sotto gli occhi impotenti della popolazione turca. Tutti questi scontri si risolsero rispettivamente il: 3 Dicembre 1920 – Trattato di Alessandropoli/Gümrü (Armenia riconosce i confini Turchi), 20 Ottobre 1921 – Trattato di Ankara (le truppe francesi si ritirano), Battaglia del Dumlupinar – 26/30 Agosto 1922 (vittoria finale contro la Grecia).
Il 9 Settembre le truppe Turche entrano nella città di Smirne ponendo fine all’occupazione greca e al tempo stesso alla “Guerra d’Indipendenza”. Successivamente, nel mese di Ottobre, Francia, Italia, Gran Bretagna, Grecia ed ovviamente Turchia,saranno protagoniste dell’ “Armistizio di Mudanya” – 11 Ottobre 1922, al quale la Grecia aderisce il 14 Ottobre, tramite il quale, alla Turchia, viene riconosciuta la sovranità sulla città di Istanbul e sull’importante “Stretto dei Dardanelli”.
Il 1 Novembre 1922 la Grande Assemblea Nazionale Turca vota l’abolizione del “Sultanato Ottomano” che sancisce definitivamente la separazione tra potere politico e religioso, la caduta dell’Impero e che porta alla fuga il Sultano Mehmed VI. Questo atto cessa la fine della dinastia ottomana come autorità politica ed è la prima delle riforme che porterà alla creazione della Repubblica. Ciononostante, rimane ancora esistente il ruolo del “Califfato Ottomano”, massima autorità religiosa dell’Islam sunnita. Il titolo di “califfo” rimane ad Abdülmecid II, membro della dinastia, più potere politico, ma con prestigio simbolico
La proclamazione della Repubblica turca
Il 29 Gennaio 1923 interviene un importante cambiamento nella vita privata di Kemal. Egli, infatti, convola a nozze con Latife Uşşaki (1898 – 1975), originaria di Smirne e figlia di una famiglia di commercianti, la quale villa è stata requisita durante la Guerra ed usata come rifugio per Kemal nel periodo successivo all’ingresso delle truppe Turche a Smirne È qui, presso Göztepe (quartiere di Smirne) che Kemal conosce Latife. Ella infatti, il 14 Settembre, di ritorno da un viaggio, vede la casa occupata dai membri dell’esercito turco e dimostra ai soldati di essere parte della famiglia proprietaria. Essi quindi le accordano il permesso di entrare e lì trova Kemal, che ospita fino al 30 Settembre 1922.
Nel corso di quelle due settimane, la villa è il luogo protagonista delle negoziazioni che portano alla firma del prima citato “Armistizio di Mudanya”. Dieci giorni prima del matrimonio, Mustafa è vittima di una grave perdita famigliare: il 14 gennaio 1923, infatti, la madre Zubeyde, già malata, perde la vita proprio a Smirne, dove si era recata per conoscere Latife. Quanto accaduto non impedisce però a Kemal di dedicarsi con dedizione al suo obiettivo principale, che da lì a pochi mesi viene raggiunto. Nel periodo estivo del medesimo anno, precisamente il giorno 23 Luglio, viene firmato il Trattato di Losanna, altro successo della Turchia Kemalista che aveva precedentemente avversato il contenuto del “Trattato di Sèvres” prima citato.
Tale atto, pone fine ufficialmente alla Guerra Greco – Turca e ridisegna i confini tracciati a Sèvres. Vengono ufficilamnet tracciati i confini della Repubblica di urchia dopo mesi di trattative condotte dalla delegazione Turca guidata da İsmet İnönü (1884 – 1973, successore di Kemal nella carica di Presidente della Turchia). Il 9 Settembre 1923 fonda il Partito Repubblicano del Popolo (Cumhuriyet Halk Partisi, CHP), conosciuto anche con il nome di Partito Repubblicano Popolare, attualmente ancora in vita e partito politico più antico della Turchia.
Il 29 Ottobre del 1923 l’Assemblea Nazionale Grande di Turchia vota una modifica alla Costituzione: la storia cambia definitivamente. Viene proclamata la “Repubblica di Turchia” e Mustafa Kemal ne viene eletto primo Presidente. Ankara viene confermata come nuova capitale. Il 3 Marzo 1924, continua la progressiva eliminazione di tutti i retaggi Imperiali e l’opera di modernizzazione e laicizzazione dello Stato: l’Assemblea Nazionale Turca abolisce definitivamente il Califfato Ottomano espellendo dal Paese Abdülmecid II e tutti i membri della dinastia Ottomana. Inoltre, vengono sciolte le “scuole religiose” ed il “Ministero della Shaaria” e dei Fondi Religiosi”. Così facendo, Kemal si assicura la fine dell’idea del panislamismo in Turchia, che inevitabilmente si contrapponeva alla sua ideologia fortemente nazionalista e laica.
La modernizzazione della Turchia con Kemal Ataturk
Il passo successivo si compie il 20 Aprile 1924, data in cui viene adottata la “Costituzione Repubblicana Turca” che definisce la Turchia come una Repubblica indivisibile e che attribuisce il potere legislativo alla Grande Assemblea Nazionale. Dal punto di vista sentimentale, invece, il rapporto con Latife termina nell’Agosto del 1925, quando Kemal chiede l’annullamento unilaterale del matrimonio. Egli non ebbe figli biologici ma, tra il 1925 ed il 1930 ne adottò diversi. Tra essi, le più note sono sicuramente: Sabiha Gökçen (1913-2001), prima donna pilota militare turca(alla quale oggi è intitolato il celebre aeroporto di Istanbul) e simbolo dell’emancipazione femminile in Turchia e Afet İnan (1908-1985), celebre storica e sociologa.
Tornando alla parte politica, tra il 1925 ed il 1928 Kemal si fa promotore di una serie di importanti riforme: la riforma agraria, l’introduzione del divieto di indossare il “fez” (copricapo simbolo dell’Impero Ottomano) che viene sostituito dal cappello occidentale, la soppressione delle “tarikat” (confraternite religiose,l’adozione del calendario gregoriano e l’introduzione della settimana lavorativa moderna (domenica come giorno di riposo), l’avvio di una campagna di alfabetizzazione nazionale dovuta all’abbandono dell’alfabeto arabo e alla successiva adozione dell’alfabeto latino.
Anche dal punto di vista dei testi di legge la situazione cambia: si procede infatti all’adozione di un nuovo codice civile che vede come modello ispiratore quello svizzero e alla stessa maniera si adottano un nuovo codice penale ed un nuovo codice commerciale fortemente ispirati rispettivamente da quello italiano e da quello tedesco. Nel 1930 si verifica una significativa apertura alla democrazia: su richiesta dello stesso Kemal, infatti, viene fondato il Partito Repubblicano Liberale. Il partito ha vita breve, probabilmente a causa del contesto politico instabile. Nel 1931 Kemal viene rieletto Presidente e l’opera di modernizzazione che stava portando avanti fino a quel momento continua senza pause.
Vengono fondate la Società di Storia Turca e la Società della Lingua Turca, che con il lavoro rafforzano l’identità nazionale e diffondono l’idea della nazione Turca, con quale le persone non erano ovviamente famigliari. Si verifica anche un’apertura in politica estera: Il 18 Luglio 1932 la Turchia viene ammessa nella Società delle Nazioni. Nel 1934, due cambi epocali intervengono nella società Turca: viene approvata la legge sui cognomi. Da questo momento le persone sono obbligate ad avere un cognome. È in contesto che a Mustafa Kemal viene simbolicamente attribuito il cognome con cui è ai più conosciuto: “Atatürk”. Questo ha il significato di “Padre dei Turchi”. Viene inoltre concesso il diritto di voto, attivo e passivo, alle donne, in prima istanza elezioni parlamentari (avevano già ottenuto quello per le elezioni municipali nel 1930). Negli ultimi di anni di vita la salute di Atatürk comincia a non essere più costante ma ciò non gli impedisce di concentrarsi attivamente sul proprio lavoro.
La malattia e la morte di Mustafa Kemal Ataturk
Nel 1937 gli viene diagnosticata la cirrosi epatica. Si pensa che essa sia stata dovuta principalmente al consumo quotidiano di alcohol, a cui egli era famigliare (viene ricordato come un fedele bevitore di Raki, tipico liquore turco). Da quel momento, trasferisce stabilmente la sua residenza presso il Palazzo Dolmabahçhe, nella parte nord di Istanbul, che era solito frequentare annualmente durante il periodo estivo e durante l’anno per gli incontri ufficiali. La scelta fu dovuta al fatto che presso Istanbul si trovassero i migliori ospedali ed i migliori medici, che erano in grado di somministrargli le più efficaci terapie (consulta anche specialisti francesi, ma senza successo).
Ataturk tiene il suo ultimo discorso in Parlamento il 1° Novembre 1937 (ricordato come “Konuşma”), durante l’apertura del terzo anno legislativo della quinta legislatura della Grande Assemblea Nazionale Turca. Il discorso, ricordato come uno dei più completi e più noti pronunciati dal padre dei Turchi, tocca vari punti, tra i quali l’auspicio per uno sviluppo economico ed una crescente industrializzazione. Sviluppi che però, le sue condizioni di salute, non gli permettono di vedere in prima persona. Muore infatti il 10 Novembre 1938, presso il Palazzo Dolmabahçe e la sua salma, dopo un periodo di ubicazione temporanea presso il museo etnografico di Ankara dal 21 Novembre 1938 al 10 Novembre 1953 (15° anniversario della morte di Kemal), riposa oggi presso il Mausoleo “Anitkabir” di Ankara, costruito apposta per ospitarla.

Mustafa Kemal Ataturk, Riassunto
Mustafa nasce nel 1881 a Salonicco, allora parte dell’Impero Ottomano. È il quarto di sei figli, ma solo lui e la sorella Makbule raggiungono l’età adulta. La data del 19 maggio, indicata da lui stesso, viene poi simbolicamente scelta per ricordare l’inizio della guerra d’indipendenza nel 1919. Nel 1888, a soli 8 anni, perde il padre. Dopo vari cambi scolastici, riesce a entrare nella scuola militare di Salonicco nel 1893. Si distingue per talento in matematica, guadagnandosi il soprannome “Kemal”. Prosegue gli studi all’Accademia Militare di Monastir (1895–1898), dove entra in contatto con idee illuministe e rivoluzionarie.
Nel 1898 accede all’Accademia di Costantinopoli e, nel 1902, si diploma ottavo su 459. La sua attività politica clandestina lo porta a essere arrestato nel 1905, ma non radiato dall’esercito. Viene assegnato a Damasco, dove fonda la società segreta “Vatan ve Hürriyet”, in opposizione al regime autoritario. Nel 1907 è promosso maggiore e torna a Salonicco, dove si avvicina al Comitato di Unione e Progresso (CUP). Partecipa nel 1908 alla Rivoluzione dei Giovani Turchi, che costringe il sultano a ripristinare la Costituzione. Dopo la rivolta reazionaria del 13 aprile 1909, viene tra i protagonisti della repressione e della deposizione di Abdülhamid II.
Nel 1910 assiste a manovre militari in Francia. Nel 1911 combatte in Libia contro l’Italia, distinguendosi a Derna. Tra il 1912 e il 1913 partecipa alle Guerre Balcaniche, difendendo Gallipoli e Bolayir. Viene poi nominato addetto militare a Sofia. Nel 1915 guida la 19ª divisione durante la Campagna di Gallipoli, anticipando lo sbarco alleato (26 aprile). La vittoria gli vale il titolo di “Paşa” e la promozione a generale. Combatte poi in Caucaso e in Siria, dove critica l’alto comando e si distacca sempre più dal CUP.
Dopo l’Armistizio di Moudros (30 ottobre 1918), rifiuta la sottomissione agli Alleati. Il 19 maggio 1919 parte per Samsun: è l’inizio della Guerra d’Indipendenza Turca. Seguono la Circolare di Amasya (giugno), il Congresso di Erzurum (luglio-agosto) e quello di Sivas (settembre), dove viene eletto a capo del Comitato di rappresentanza. Il 23 aprile 1920 nasce ad Ankara la Grande Assemblea Nazionale Turca, con Kemal come presidente. L’esercito turco affronta Grecia, Francia e Armenia. Dopo la vittoria di Dumlupinar (30 agosto 1922) e la riconquista di Smirne (9 settembre), si firma l’Armistizio di Mudanya (11 ottobre).
Il 1 novembre 1922 viene abolito il Sultanato. Con il Trattato di Losanna (24 luglio 1923), la Turchia ottiene riconoscimento internazionale. Il 29 ottobre 1923 nasce ufficialmente la Repubblica di Turchia, con Atatürk come primo presidente. Ankara diventa capitale. Nel 1924 vengono aboliti il Califfato, le scuole religiose e il Ministero della Shaaria. Kemal promuove una serie di riforme radicali: nuovo codice civile (ispirato a quello svizzero), riforma dell’alfabeto (1928), laicizzazione, diritti alle donne (1934), legge sui cognomi (gli viene attribuito “Atatürk”). Nel 1937 gli viene diagnosticata la cirrosi epatica. Muore il 10 novembre 1938 nel Palazzo Dolmabahçe. Il suo corpo riposa ad Ankara, nel mausoleo Anıtkabir, simbolo eterno della nascita della Turchia moderna.
CONSIGLI AUDIOVISIVI
Atatürk – Father of the Turks Documentary
Documentario approfondito sulla vita di Mustafa Kemal Atatürk che si concentra sulle tappe della vita del fondatore della nazione turca mettendone in luce i successi militari e le strategie di gestione del potere, coprendo l’arco temporale che va dalla nascita del leader turco fino alla sua dipartita (1881-1938).
Biography in 5 Minutes: The Founding Father of Modern Turkey – Mustafa Kemal Atatürk
Documentario breve che, contrariamente a quello prima proposto, evidenzia i punti salienti della vita di Atatürk per fornire ai fruitori una conoscenza base della stessa e prepararli ad uno studio più approfondito.
Consigli di lettura: clicca sul titolo e acquista la tua copia!
- F. Grassi, Ataturk. Il padre della Turchia moderna, Salerno Editore, 2020.
- A. Mango, Atatürk, John Murray, London 2004.