Il 15 gennaio 1919 veniva uccisa a Berlino la rivoluzionaria polacca Rosa Luxemburg. SCOPRI L’ACCADDE OGGI DEL GIORNO
15 gennaio 1919, la morte di Rosa Luxemburg
Cento anni fa, la rivoluzionaria polacco-tedesca veniva uccisa assieme a Karl Liebknecht dai Freikorps, corpi paramilitari del governo socialdemocratico guidato da Frederich Ebert.
Rosa Luxemburg fu una delle menti più brillanti del pensiero rivoluzionario occidentale. Emigrata in Germania per motivi politici, per anni è attivista del Partito Socialdemocratico Tedesco, rompe però definitivamente con i socialdemocratici quando questi ultimi sostengono l’ingresso nella prima Guerra Mondiale della Germania.
La Lega Spartachista
Insieme a Karl Liebknecht, suo compagno di lotte, fondano così la Lega Spartachista – dalla quale nascerà il futuro Partito Comunista Tedesco – in aperta opposizione alla linea governativa. Per queste sue attività, Rosa finisce in carcere dove scrive il suo famoso pamphlet Die Krise der Sozialdemokratie (La crisi della Socialdemocrazia).
Nel 1918, l’avvento della rivoluzione tedesca permette a Rosa di tornare in libertà e di riprendere le attività rivoluzionarie. Nel biennio 1918-1919 numerosi sono gli scontri che si creano tra la popolazione e l’esercito, soprattutto a Berlino. Scontri e rivolte che sia Rosa Luxemburg che Karl Liebknecht contribuiscono ad organizzare attivamente. In aperta opposizione al governo socialdemocratico, molti operai, sindacalisti e rivoluzionari imbracciano le armi per l’ideale della rivoluzione, trovando però solo la morte. I
Il 15 gennaio 1919, a Berlino, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, resi prigionieri, vengono giustiziati dai Freikorps, un’organizzazione paramilitare e conservatrice supportata attivamente dal ministro della Difesa Gustav Noske. La stessa sorte tocca ai molti operai, sindacalisti, rivoluzionari e gente comune che si erano uniti alla rivoluzione.