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Il trailer di Land of mine
La trama del film Land of mine
Il film prende spunto da fatti realmente accaduti, spesso scarsamente descritti nei libri di storia, e racconta le vicende di più di 2600 prigionieri di guerra tedeschi, inviati a rimuovere le mine sulle coste della Danimarca dopo la seconda guerra mondiale, che i tedeschi avevano sotterrato nella sabbia lungo la costa temendo che nelle coste avvenisse lo sbarco poi avvenuto in Normandia. Nei giorni successivi alla resa della Germania nel maggio del 1945, un gruppo di soldati tedeschi viene deportato in Danimarca con l’ordine di sminare i 2.000.000 di ordigni posizionati dalle truppe del Reich sulle coste danesi. I giovani soldati dovranno svolgere questa pericolosa missione sotto la guida del sergente danese Carl Leopold Rasmussen.
Il cast e gli attori del film Land of mine
La regia è di Martin Zandvliet. Il cast è composto da Roland Møller (Sgt. Carl Leopold Rasmussen), Mikkel Boe Følsgaard (Tenente Ebbe), Laura Bro (Karin), Louis Hofmann (Sebastian Schumann), Joel Basman (Helmut Morbach), Oskar Bökelmann (Ludwig Haffke), Emil Belton (Ernst Lessner), Oskar Belton (Werner Lessner),
Leon Seidel (Wilhelm Hahn), Karl Alexander Seider (Manfred), Maximilian Beck (August Kluger), August Carter (Rodolf Selke), Tim Bulow (Hermann Marklein), Alexander Rasch (Friedrich Schnurr), Julius Kochinke (Johann Wolff).
Land of Mine: curiosità
Il film è stato presentato al Toronto International Film Festival 2015, ed è stato scelto come film rappresentante la Danimarca per l’Oscar al miglior film straniero 2017. La pellicola ha vinto 3 European Film Awards.
Secondo i documenti militari la metà di loro rimase uccisa o ferita, 1.402.000 mine furono rimosse dall’11 maggio al 4 ottobre 1945. Sono impiegati 2.600 uomini e molti tra questi sono ragazzi. Vengono spediti su quelle sabbie e addestrati all’azione di sminamento. Tutto ciò anche se la Convenzione di Ginevra proibisce di utilizzare i prigionieri in lavori forzati o pericolosi. Con le autorità danesi, appoggiate da quelle britanniche vincitrici, che per aggirare la Convenzione cambiarono lo status degli sminatori da prigionieri di guerra a persone volontariamente arrese al nemico.