CONTENUTO
“Impara l’arte di ottenere quello che vuoi dagli uomini. Non sbattendo i piedini, figlia, ma al contrario facendo credere agli uomini che sono loro a decidere. Questa è l’arte di essere donna.”
L’altra donna del re, trama
Spinte dai genitori le sorelle Anna e Maria Bolena abbandonano la vita di campagna e si stabiliscono alla corte di Enrico VIII d’Inghilterra come damigelle della regina. L’obiettivo delle ragazze è quello di sedurre il sovrano della dinastia Tudor per ottenere benefici sociali ed economici alla famiglia.
Maria è mossa da sentimenti sinceri e diviene quasi subito l’amante del re. La sorella Anna però non si dà per vinta e, determinata a diventare la nuova Regina d’Inghilterra, trama alle spalle di Maria e della legittima moglie del re Caterina d’Aragona.
Mossa dall’invidia prima ancora che dall’ambizione, Anna Bolena con l’inganno e la persuasione, riesce nel suo intento: sposa Enrico VIII e diventa Regina d’Inghilterra. Tuttavia il matrimonio non durerà
L’altra donna del re, cast
L’altra donna del re (The Other Boleyn Girl) è un film del 2008, diretto dal regista Justin Chadwick e tratto dall’omonimo romanzo best-seller di Philippa Gregory.
Le sorelle Bolena sono interpretate nel film da Scarlett Johansson (Maria) e Natalie Portman (Anna) che ha affermato durante un’intervista che il suo personaggio è stato “una vittima della propria educazione e del periodo storico” in cui è vissuto.
A vestire i panni del sovrano Enrico VIII Tudor è invece l’attore australiano Eric Bana, che aveva in precedenza ricoperto il ruolo di Ettore nel film del 2004 Troy.
L’altra donna del re, curiosità storiche
- Anna e Maria avevano un fratello di qualche anno più giovane, Giorgio, nato verso il 1504.
- La famiglia Bolena in realtà non costrinse le ragazze a sedurre il re così come emerge dal film; nonostante ciò, però, i famigliari delle giovani sfruttarono al meglio l’invidiabile posizione raggiunta a corte grazie all’impresa amorosa della giovane Anna.
- Al pari di quest’ultima, Maria Bolena non godeva di una buona reputazione in Inghilterra per il fatto di essere stata durante il suo periodo in Francia l’amante sia del re Francesco I sia di alcuni cortigiani. Proprio il sovrano francese, durante i banchetti a corte, era solito riferirsi a lei come “la puledra inglese che spesso cavalcavo“.
- Giorgio Bolena, diversamente da quel che si vede nel film, si presenta sul patibolo con dignità, esortando i presenti “a credere in Dio e non nelle vanità mondane, perché se io l’avessi fatto, adesso sarei ancora vivo tra di voi”.