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Jojo Rabbit, uno dei film rivelazione del 2019, è la favola nera, scritta e diretta dal regista e comico neozelandese Taika Waititi (Thor: Ragnarok, Selvaggi in Fuga – Hunter for the Wilderpeople), satira del Nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. Il film ha vinto un Premio Oscar e un Premio BAFTA, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale.
Ispirato al romanzo “Il Cielo in Gabbia” di Christine Leunens, il film racconta le vicende di un ragazzo tedesco dalla personalità controversa (Roman Griffin Davis interpreta Jojo), la cui vita è sconvolta quando scopre che sua madre (Scarlett Johansson), nasconde in soffitta una giovane ebrea (Thomasin McKenzie). Aiutato solo dal suo speciale amico immaginario, Adolf Hitler (interpretato dallo stesso Taika Waititi), Jojo si vede costretto a mettere in discussione l’ideale nazista. Jojo Rabbit è stato candidato all’Oscar nelle categorie miglior film, migliore attrice non protagonista (Scarlett Johansson), migliore sceneggiatura non originale (al regista Taika Waititi), migliore scenografia, miglior montaggio e migliori costumi. Il film, che è stato particolarmente apprezzato dalla critica, è considerato uno dei migliori film sulla Shoah.
Il trailer di Jojo Rabbit
La trama del film
Ispirato al romanzo di Christine Leunens, “Il Cielo in Gabbia”, pubblicato per la prima volta nel 2004, il racconto prende il via nell’immaginaria Falkenheim. In questa stravagante cittadina nazista, la fine della guerra è alle porte. Tuttavia, nella cameretta di Jojo Betzler, un ragazzo tedesco di dieci anni, totalmente assoggettato all’ideale nazista, si respira aria di festa: oggi per lui è il grande giorno, quello che aspetta da sempre in cui si unirà al Jungvolk, la Gioventù Hitleriana.
Per porre rimedio alle sue insicurezze, Jojo si fa accompagnare da uno speciale amico immaginario: una versione sui generis di Hitler, che spalleggia il ragazzo dandogli i consigli che Jojo avrebbe voluto ricevere dal padre assente perché al fronte. Con Adolf come consigliere, Jojo si sente insuperabile. In verità, per Jojo questo sarà soltanto l’inizio delle sue disavventure. Deriso (e quasi decapitato) nel campo del Jungvolk, la sua insoddisfazione non farà altro che crescere a dismisura.
Poi, il colpo di scena, Jojo fa una scoperta inattesa, che gli farà mettere in discussione la sua visione del mondo. Inseguendo quello che pensa essere soltanto un fantasma, scopre invece che sua madre nasconde in casa una ragazza ebrea. La scoperta quasi lo annienta: il “pericolo” di cui l’amico immaginario Hitler lo aveva avvertito è in casa sua, sotto il suo naso, a pochi metri dalla sua cameretta. Ma mentre Jojo prova ad approcciarsi con la misteriosa Elsa, la sua paura e la sua attenzione mutano in qualcosa di nuovo e inaspettato, l’amore e anche i tanto cari a Jojo ideali nazisti vengono messi da parte.
Il cast di Jojo Rabbit
Come già detto in precedenza il protagonista del film è il bambino Jojo, interpretato da Roman Griffin Davis, all’esordio sul grande schermo. Fanno parte del cast anche Thomasin McKenzie nelle vesti di Elsa Korr. La ragazza ha già preso parte in film come “Lo Hobbit” e “Senza lasciare traccia”. Oltre alla presenza di Stephen Merchant, il film vede la presenza di Scarlett Johansson nel ruolo di Rosie Betzler. Nei panni della madre di Jojo Rabbit, l’attrice ha conquistato una candidatura agli Oscar 2020 come miglior attrice non protagonista. Altra presenza femminile nel film Rebel Wilson, che interpreta Fräulein Rahm. Comica, attrice e sceneggiatrice australiana, nel 2019 ha avuto il ruolo di protagonista del film “Non è romantico?” al fianco di Liam Hemsworth ed ha recitato inoltre nell’adattamento cinematografico del musical Cats. Nel cast di Jojo Rabbit ci sono anche Alfie Allen, fratello minore della pop star Lily Allen e noto per aver avuto il ruolo del principe Theon Greyjoy nella serie televisiva della HBO Il Trono di Spade, e Sam Rockwell che ha invece vinto in carriera l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino per “Confessioni di una mente pericolosa”.
Il nazismo e la satira cinematografica
Sul grande schermo i nazisti sono stati oggetto di parodia già a partire dagli anni ’40, quando erano ancora ritenuti una minaccia da tutto il mondo, con il motivo ricorrente dell’ultima risata sempre destinata a loro e alle loro gesta. Come disse una volta Mel Brooks: “Se riesci a ridurre Hitler a qualcosa di ridicolo, hai vinto.”
Il filone dei film satirici sui nazisti è vasto e va da Chaplin (Il Grande Dittatore), Lubitsch (Essere o non Essere) e Brooks (The Producers), fino a John Boorman (Speranza e Gloria), Roberto Benigni (La Vita è Bella) e persino Quentin Tarantino (Bastardi Senza Gloria).
Il film Jojo Rabbit risente delle esperienze di vita dirette dell’autore-regista Taika Waititi (la cui madre è ebrea, mentre il padre è Maori) e si fa promotore di una potente presa di posizione contro l’odio attraverso una spietata satira della cultura nazista che assoggettò la psiche tedesca al culmine della seconda guerra mondiale. Waititi facendo eco sopratutto a Mel Brooks (attore ebreo che rovesce il potere persistente dell’immagine di Hitler attraverso una sua raffigurazione stravagante e ridicolizzato), racconta la storia inquietante di un ragazzo qualunque a cui, come molti altri in quel periodo, viene fatto il lavaggio del cervello fino a raggiungere una devozione totale verso il Fuhrer. Ne esce una commedia nera e intrigante, che in ultima battuta annienta l’ideologia malsana dell’antisemitismo e della persecuzione del prossimo, restando sempre in equilibrio sul filo della comicità e della drammaticità.