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Home Storia in TV

Il Nome della Rosa, la serie tv di Rai1 che omaggia il romanzo di Eco

La Serie Tv Il Nome della Rosa, tratta dal romanzo best-seller di Umberto Eco e composta da otto episodi di cinquanta minuti, debutterà su Rai1 il 4 marzo.

di Mirko Muccilli
10 Maggio 2019
TEMPO DI LETTURA: 3 MIN
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Il Nome della Rosa dal 4 marzo su Rai 1

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CONTENUTO

  • Il nome della rosa, trama
  • Cast
  • Il nome della rosa: curiosità

La serie tv Il Nome della Rosa, tratta dal romanzo best-seller di Umberto Eco e composta da otto episodi di cinquanta minuti, debutterà su Rai1 il 4 marzo. E’ la prima versione televisiva dell’opera e segue la famosa rappresentazione cinematografica realizzata nel 1986. SCOPRI LA SEZIONE ARTE

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Il nome della rosa, trama

Le vicende narrate ne “Il nome della rosa” si svolgono all’interno di un monastero benedettino dell’Italia Settentrionale verso la fine del 1327. E’ in questo luogo che giungono il dotto e intelligente francescano Guglielmo da Baskerville e il giovane novizio benedettino Adso di Melk.

Durante il loro breve soggiorno all’interno dell’istituto religioso accadono avvenimenti terribili e vengono commessi una serie di omicidi a catena. Guglielmo inizia allora ad indagare su questi misteriosi delitti accompagnato perennemente dal suo fido Adso, che tratta sempre come uno scolaro e da cui viene ascoltato come maestro, con tutto lo stupore e il rispetto del caso.

Sono diversi i temi di storia medievale che emergono e che vengono affrontati nel corso della trama: il problema degli eretici e delle streghe; l’atteggiamento della Chiesa nei loro confronti; la vita quotidiana vissuta dentro un’abbazia cluniacense di quel periodo; le tensioni esistenti all’interno della famiglia francescana; le condizioni dei poveri contadini che lavorano alle dipendenze dei monaci.

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Cast

La serie prodotta da Rai Fiction e Palomar vede la regia di Giacomo Battiato, che ha lavorato precedentemente nella miniserie su Karol Wojtyla e su La Piovra. Lo stesso Umberto Eco prima di morire aveva avuto modo di visionare la sceneggiatura di questa serie scritta da Nigel Williams e Andrea Porporati.

Il ruolo di Guglielmo da Baskerville, che era stato di Sean Connery nel film del 1986 diretto da Jean-Jacques Annaud, viene ricoperto da John Turturro; Adso da Melk è interpretato da Damien Hardung mentre l’inquisitore  Bernardo Gui da Rupert Everett.

Fanno parte del cast anche gli attori italiani: Stefano Fresi, Fabrizio Bentivoglio, Greta Scarano e Alessio Boni che interpreta Fra Dolcino.

Su RaiPlay è possibile vedere tutte le interviste agli attori e alla troupe, nonché il Backstage della serie tv.

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Il nome della rosa: curiosità

Per girare Il nome della rosa ci sono volute diciotto settimane e un budget di 23 milioni di euro. La maggior parte delle riprese sono state effettuate negli studi di Cinecittà, specialmente per il set principale in cui sono stati ricostruiti gli interni e gli esterni dell’abbazia. Altre scene, invece, sono state girate a Monte Gelato, Monte Tuscolo, Vulci, Montelabbate e Perugia.

Quello che colpisce già dal trailer sono soprattutto la scenografia e la fotografia che fanno ben sperare per la qualità e l’accuratezza della serie; i cieli scuri sembrano, infatti, essere lo sfondo ideale per trasmettere il senso di incertezza e di angoscia che aleggia tra i vari personaggi della storia.

Stando alle interviste rilasciate dagli addetti ai lavori  pare che un grande lavoro sia stato fatto anche sui suoni con un’attenta ricerca musicale: i cori gregoriani sono cantati da veri professionisti del settore con l’obiettivo di rendere il tutto più autentico.

Per quel che riguarda gli effetti sonori il sound designer Thomas Giorgi ha spiegato:

“Ci siamo confrontati giornalmente sulla costruzione sonora di ogni scena, lavorando meticolosamente su dettagli come i cigolii di porte e portoni, il rumore prodotto da spade e armature, e poi carri, carriole, bestiame e oggetti dell’epoca. Siamo andati a registrare gli ambienti esterni nella zona del Terminillo per riprodurre suoni invernali come il canto degli uccellini, il fischio del vento e lo scorrere dei ruscelli”.

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Mirko Muccilli

Mirko Muccilli

Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche. Medioevo, Eta' Moderna, Eta' Contemporanea presso l'Università degli studi di Roma La Sapienza, con tesi di laurea in Storia Contemporanea dal titolo "Abortire o partorire? La questione dei figli del nemico durante la Grande Guerra" e il Master di II livello "Esperto in comunicazione storica: televisione e multimedialità'" presso l'Università degli studi di Roma Tre. Ha collaborato con il programma televisivo di Rai Storia "Il tempo e la storia" e con il portale "14-18 Documenti e immagini della Grande guerra". Caporedattore di Fatti per la Storia, cura i rapporti con l'esterno. Fa parte del Comitato-Scientifico.

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