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Il cattivo poeta: il biopic su D’Annunzio, con Sergio Castellitto nei panni del vate

Trama, cast, contesto storico e trailer del primo lungometraggio scritto e diretto da Gianluca Jodice intitolato "Il cattivo poeta". Il film è frutto di una collaborazione italo francese e ripercorre gli ultimi anni di vita del poeta Gabriele D'Annunzio, interpretato da Sergio Castellitto.

di Mirko Muccilli
2 Febbraio 2022
TEMPO DI LETTURA: 4 MIN
il cattivo poeta

Sergio Castellitto nei panni di Gabriele D'Annunzio

CONTENUTO

  • La trama del film “Il cattivo poeta”
  • Il contesto storico del film “Il cattivo poeta”
  • Il cast e i personaggi storici del film “Il cattivo poeta”
  • Sergio Castellitto nel film “Il cattivo poeta”
  • Il cattivo poeta: le migliori frasi del film
  • Il trailer del film “Il cattivo poeta”

La trama del film “Il cattivo poeta”

1936. Il giovane Giovanni Comini, da poco promosso federale di Brescia, viene convocato a Roma dal suo mentore, Achille Starace, segretario del Partito Nazionale Fascista (PNF). Durante l’incontro Starace gli affida una missione delicata: dovrà sorvegliare il Vate d’Italia, il poeta Gabriele d’Annunzio, mettendolo nella condizione di non nuocere.

Da qualche tempo, infatti, D’Annunzio sembra non apprezzare l’indirizzo politico seguito dal regime fascista dell’amico Benito Mussolini sempre più vicino a siglare un’alleanza militare con Adolf Hitler e intenzionato a espandere i territori coloniali italiani con la guerra in Etiopia.

Una volta al Vittoriale, però, il disegno politico di cui Comini è solo un piccolo esecutore inizierà a perdere i suoi solidi contorni e il giovane federale, diviso tra la fedeltà al PNF e l’ammirazione che prova per D’annunzio, finirà per mettere in serio pericolo la sua lanciata carriera.

Il contesto storico del film “Il cattivo poeta”

Dopo la delusione per il triste epilogo dell’esperienza di Fiume, nel febbraio 1921, Gabriele D’Annunzio decide di condurre una vita un po’ più appartata trasferendosi nella sua villa di Cargnacco che verrà ribattezzata, di lì a poco, il Vittoriale degli Italiani. In questa sua nuova fase della vita il poeta si impegna attivamente per il miglioramento urbanistico della zona assistendo alla costruzione di opere pubbliche.

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Nel 1937 D’Annunzio viene eletto, per volontà di Mussolini, Presidente dell’Accademia d’Italia, rifiutandosi però di adempiere alle funzioni di questa nuova carica prestigiosa. Secondo alcuni il Duce, temendo la popolarità e la personalità esuberante del poeta, tenta di metterlo risolutamente da parte, ricoprendolo di onori, tanto da arrivare persino a assicurargli un assegno statale regolare, per consentirgli di pagare i numerosi debiti accumulati; in cambio D’Annunzio dovrebbe evitare di rendere pubblico il proprio disappunto per la trasformazione del fascismo da movimento politico a regime dittatoriale.

Il poeta, però, esterna il suo pensiero contrario all’avvicinamento dell’Italia fascista alla Germania nazista etichettando Adolf Hitler come “pagliaccio feroce“, “marrano dall’ignobile faccia offuscata sotto gli indelebili schizzi della tinta di calce di colla“, “ridicolo Nibelungo truccato alla Charlot“, “Attila imbianchino“. Nonostante l’età avanzata D’Annunzio continua a ricevere le sue numerose amanti aspettandole in camicia da notte e nella penombra, per nascondere il proprio fisico invecchiato. Il Vate fa anche uso di stimolanti come la cocaina e di altri antidolorifici per combattere gli acciacchi fisici che lo affliggono.

Non fidandosi del temperamento di D’Annunzio Mussolini e Starace decidono di metterlo sotto sorveglianza. L’iniziativa segreta viene attuata alla vigilia della guerra coloniale d’Etiopia, dopo che il poeta esprime il proprio dissenso per l’avventura coloniale in Africa arrivando persino a tentare di dissuadere i suoi fedeli legionari dall’arruolarsi per la spedizione. Per neutralizzare le azioni di D’Annunzio viene istituita quella che è definita “sorveglianza di partito” a capo della quale è nominato il giovane Giovanni Comini.

Le memorie redatte da quest’ultimo testimoniano il compito affidatogli da Starace di imbavagliare il Vate:

“Con parole contorte, ma comprensibili, accennò al continuo progredire della decadenza fisica del Comandante, che poteva condurlo verso una pericolosa incapacità di intendere con disastrose conseguenze anche sul piano politico”.

Il federale di Brescia Comini, ammiratore di D’Annunzio, non svolge fino in fondo la missione che gli è stata affidata; rivela, infatti, al poeta l’incarico che ha ricevuto, ottenendo in cambio amicizia e gratitudine.

il cattivo poeta
Sergio Castellitto nei panni di Gabriele D’Annunzio

Il cast e i personaggi storici del film “Il cattivo poeta”

Il cattivo poeta è il primo lungometraggio per il cinema del regista napoletano Gianluca Jodice che ha scelto come interprete per il ruolo da protagonista Sergio Castellitto. A completare il cast del film sono:

  • Francesco Patanè che interpreta il ruolo del federale di Brescia Giovanni Comini;
  • Tommaso Ragno veste i panni dell’architetto Giancarlo Maroni che realizza la residenza di D’Annunzio sul lago di Garda, il Vittoriale degli Italiani;
  • Clotilde Courau è Amélie Mazoyer la confidente e amante di Gabriele D’Annunzio;
  • Fausto Russo Alesi è il Segretario del Partito Nazionale Fascista Achille Starace;
  • Massimiliano Rossi interpreta il Commissario Giovanni Rizzo, il funzionario ministeriale al quale è affidato il coordinamento delle attività di sorveglianza di D’Annunzio;
  • Elena Bucci veste i panni di Luisa Baccara, pianista, musa e amante del poeta;
  • Lidiya Liberman, Janina Rudenska e Lino Mussella sono rispettivamente Lina, Emy Heufler e Carletto.

Sergio Castellitto nel film “Il cattivo poeta”

C’è attesa di vedere Sergio Castellitto interpretare un personaggio così singolare e, allo stesso tempo, complesso come Gabriele D’Annunzio; l’attore stesso ha dichiarato alla stampa:

“Ho riscoperto innanzitutto un poeta. Incarnato non soltanto nelle sue opere, ma ancor di più nel corpo e nelle gesta che ha compiuto. D’Annunzio è stato poeta, amante, soldato. Ho scoperto uno straordinario innovatore, se pensiamo soltanto all’incredibile impresa di Fiume, alle sfide politiche e sociali che quella esperienza lanciò. (…) Il film racconta degli ultimi anni di D’Annunzio, nella sua ragionata e poco conosciuta dissidenza al regime”.

Il cattivo poeta: le migliori frasi del film

  • D’Annunzio è come un dente guasto. O lo si ricopre d’oro o lo si estirpa (Achille Starace)
  • Raccontagli che una volta D’Annunzio s’è portato a casa una fruttivendola della zona, le ha chiesto di stendersi nuda sul pianoforte, si è messo a quattro zampe e ha cominciato a inseguire la fruttivendola (D’Annunzio a Comini)
  • Di ogni idea bella se ne realizza sempre una versione più cupa (D’Annunzio)
  • La fedeltà è lo sforzo di un’anima per eguagliarsi ad un’altra anima più grande di lei; solo chi è fedele a se stesso può essere fedele al Duce (Starace a Comini)
  • Sono tempi dal cielo chiuso, senza nessun indizio di certezza, sono tempi dove la tristezza è così densa che non sappiamo più sollevarci a combattere contro l’oppressione; siamo tutti pallidi e il sangue inizia a sgorgare dal corpo dell’Italia, quello che oggi a molti sembra grandezza non è che prepotenza. Quello che a molti sembra purezza non è che ipocrisia. E quel che sembra vita non è che morte. (D’Annunzio)

Il trailer del film “Il cattivo poeta”

Mirko Muccilli

Mirko Muccilli

Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche. Medioevo, Eta' Moderna, Eta' Contemporanea presso l'Università degli studi di Roma La Sapienza, con tesi di laurea in Storia Contemporanea dal titolo "Abortire o partorire? La questione dei figli del nemico durante la Grande Guerra" e il Master di II livello "Esperto in comunicazione storica: televisione e multimedialità'" presso l'Università degli studi di Roma Tre. Ha collaborato con il programma televisivo di Rai Storia "Il tempo e la storia" e con il portale "14-18 Documenti e immagini della Grande guerra". Caporedattore di Fatti per la Storia, cura i rapporti con l'esterno. Fa parte del Comitato-Scientifico.

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