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Il Grande Giubileo del 2000 è un importante momento di passaggio per la Chiesa cattolica e per tutta l’umanità dal XX secolo verso il XXI. A traghettarci, in questo passo necessario nella Storia, è papa Giovanni Paolo II. All’età di ottant’anni, il papa polacco è una grande guida spirituale e politica.
La vita Karol Wojtyła dalla nascita al soglio di Pietro
Karol Józef Wojtyła, nasce il 18 maggio del 1920 a Wadowice, in Polonia. Terzo di tre figli, viene educato in una famiglia cattolicissima. Il giovane riceve il sacramento della Prima Comunione all’età di nove anni, e poi quello della Cresima a diciotto. Nel 1938 termina gli studi del ginnasio e si iscrive presso l’Università Jagellónica di Cracovia. Qui studia per un anno, prima che le forze naziste occupano la Polonia e chiudono l’Università nel 1939. Per ben cinque anni, dal 1940 al 1944, Karol Wojtyła è un giovane che lavora in una cava prima e poi si trasferisce in una fabbrica chimica Solvay per poter vivere, ma anche per evitare la deportazione in Germania. Ma le sue aspirazioni cambiano dal 1942, decide di seguire il suo desiderio di diventare sacerdote.
Così inizia a frequentare i corsi presso il seminario maggiore clandestino di Cracovia, che è diretto in quegli anni dall’Arcivescovo Adarn Stefan Sapieha. Allo stesso tempo, Karol Wojtyła diventa promotore del Teatro Rapsodico. Un servizio che deve portare avanti con altri giovani, suoi coetanei, in maniera clandestina. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, conclude i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, che viene riaperto terminate le persecuzioni naziste, e presso la Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica. Finalmente, il Primo novembre del 1946, Wojtyła riceve l’ordinazione sacerdotale, a Cracovia. Successivamente, il Cardinale Sapieha lo invia a Roma, dove consegue il dottorato in teologia con una tesi nella quale tratta il tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce.
Il ministero pastorale e l’elezione a pontefice
Si tratta di un periodo molto importante della sua vita, durante il quale, Wojtyła esercita il ministero pastorale durante le vacanze, stando tra gli emigranti polacchi che vivono in Francia, e nei Paesi Bassi. Nel 1948 torna in Polonia come coadiutore nella parrocchia di Niegowić, vicino la capitale, e poi si trasferisce presso la parrocchia di San Floriano. Wojtyła è anche cappellano degli universitari, ruolo che porta avanti fino al 1951, quando decide di riprendere i suoi studi in filosofia e teologia. Così, nel 1953 si laurea presso l’Università Jagellónica di Cracovia con una tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana avendo come punto di partenza il sistema etico di Max Scheler.
Terminati gli studi, Wojtyła riceve la cattedra in Teologia Morale e in Etica per il seminario maggiore di Cracovia. Il docente lavora anche presso la Facoltà di Teologia di Lublino. Tra il 4 luglio 1958 e il 28 settembre dello stesso anno, prima riceve da Papa Pio XII la nomina a Vescovo Ausiliare di Cracovia e titolare di Ombi, e poi l’ordinazione episcopale a Cracovia, presso la cattedrale del Wawel (Cracovia), a nominarlo è l’Arcivescovo Eugeniusz Baziak. Ma la sua scalata ai vertici della scala gerarchica della Chiesa vede ancora due momenti molto importanti.
Uno è quello del 13 gennaio 1964 quando viene nominato arcivescovo di Cracovia, ed il 26 giugno del 1967, quando Papa Paolo VI lo nomina Cardinale. Il Cardinale polacco, partecipa al Concilio Vaticano II, che si tiene dal 1962 al 1965. Durante il concilio, Wojtyła dà un contributo importante alla nascita della costituzione che conosciamo con il titolo di Gaudium et spes. Viene eletto Papa il 16 ottobre 1978, a soli 58 anni, e sceglie il nome di Giovanni Paolo II. Il 22 ottobre ha ufficialmente inizio il suo ministero in qualità di Pastore Universale della Chiesa Cattolica.
Primo discorso di papa Giovanni Paolo II
Il pensiero di Giovanni Paolo II: dai suoi scritti, all’attentato e i messaggi di speranza e perdono
Papa Giovanni Paolo II negli anni del suo lungo pontificato, compie ben 146 visite pastorali in Italia e visita 317 delle 332 parrocchie che oggi abbiamo sparse per Roma. I suoi 104 viaggi apostolici in giro per il mondo, sono espressione di una costante sollecitudine pastorale come successore di Pietro per tutte le Chiese e le loro comunità di fedeli. Ma Giovanni Paolo II è anche un Papa che ci lascia documenti scritti del suo pensiero. Infatti, come suoi documenti più importanti, troviamo le sue 14 Encicliche, 15 sono le sue Esortazioni apostoliche, 11 le Costituzioni apostoliche e 45 le Lettere apostoliche. Al Papa polacco attribuiamo anche 5 libri.
Abbiamo il Varcare la soglia della speranza, che esce nell’ottobre del 1994; Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio, opera del novembre 1996; il Trittico romano, che sono delle meditazioni che il pontefice scrive in forma di poesia, e siamo nel marzo 2003. Infine abbiamo, Alzatevi, andiamo!, del maggio 2004, e Memoria e Identità nel febbraio del 2005. Della sua vita ricordiamo l’attentato che subisce il 13 maggio 1981 proprio in piazza San Pietro, ma il Santo Padre trova anche la forza di perdonare il suo attentatore. Inoltre, questo evento lo rende consapevole di aver ricevuto una seconda possibilità, infatti, Giovanni Paolo II intensifica ancora di più i suoi impegni pastorali. Lo ricordiamo come un pontefice attivo, che si fa promotore di alcuni momenti di particolare intensità spirituale. Per esempio, indice tre anni speciali, quello della Redenzione, il Mariano e l’Anno dell’Eucaristia.
I giovani celebrano Giovanni Paolo II con le giornate mondiali della gioventù
Le Giornate Mondiali della Gioventù, anche chiamate con la sigla GMG, sono momenti d’incontro internazionale dal grande valore spirituale e di cultura che coinvolge moltissimi giovani cattolici. Tali giornate vengono promosse dalla Chiesa cattolica su iniziativa del pontefice. Questi appuntamenti iniziano nel 1985, e sono un’intuizione di papa Giovanni Paolo II. Tuttavia, il papa non si considera il fondatore di queste GMG, piuttosto ama affermare che sono i giovani ad averle create. Durante tutto il suo lungo pontificato, Giovanni Paolo II desidera promuovere quelle che sono le aspirazioni dei giovani affinché essi sentano di avere un proprio spazio nella chiesa come nel mondo.
Si tratta di un papa disponibile a sostenere le loro iniziative. Perciò, crea una Sezione giovani del Pontificio Consiglio dedicata ai Laici, con il compito di coordinare la realizzazione delle giornate mondiali della gioventù. Anche se dal 2016, questo organo viene soppresso, e le sue competenze sono ora del nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Anche nel programma del Giubileo dei giovani del 1984 (Giubileo straordinario) viene inserita una giornata mondiale della gioventù in prossimità della Domenica delle Palme. La proposta ottiene un grande successo, con ben trecentomila giovani che arrivano a Roma e sono di tutte le nazionalità del mondo.
I giovani pellegrini vengono accolti da seimila famiglie romane, che li ospitano in casa propria. Ma questa giornata è importante anche perché papa Giovanni Paolo II consegna una croce di legno ai ragazzi. Questa sta a simboleggiare l’amore di Gesù per l’umanità. Inoltre, con la croce il papa ricorda a tutti come solo in Cristo morto e risorto troviamo la nostra salvezza e la redenzione. Per questo ancora oggi, quella croce presenzia alle veglie di tutti gli incontri internazionali delle GMG.
Giovanni Paolo II e il Grande Giubileo del 2000
Giovanni Paolo II è il papa del Grande Giubileo dell’anno 2000. Il Santo Padre afferma costantemente che si tratta di un evento storico, e che coinvolge certamente tutti i Cattolici e altri popoli di fede Cristiana, ma va oltre. Così sottolinea Giovanni Paolo II che questo Giubileo, in un anno che accompagna tutta l’umanità nel terzo millennio, riguarda, di fatto tutti, indipendentemente dal proprio credo religioso. Attraverso il Giubileo, le comunità Cristiane celebrano la nascita del Verbo che si fa carne. Si tratta del Verbo che ci illumina nel momento stesso in cui viene al mondo.
Mentre, per coloro che seguono altri credo religiosi, che guardano a Cristo con occhi differenti dai nostri, il Giubileo dell’anno 2000 diventa occasione perché ogni persona sia predisposta alla condivisione della gioia del mondo Cristiano e che tutti si sentano parte di questa gioia. Giovanni Paolo II spinge molto verso un incontro interreligioso. Lo fa perché in tutto il mondo ci stiamo preparando per concludere un millennio e aprire, metaforicamente, le porte al prossimo. Per queste ragioni, il Santo Padre ritiene opportuno dare invito ad alcuni rappresentanti di altre fedi religiose a incontri per alcune giornate di riflessione, in preparazione dell’anno Santo.
Il Giubileo inizia con il rito dell’apertura della porta santa, in diretta televisiva dalla basilica di San Pietro nella Città del Vaticano. Un rito che papa Giovanni Paolo II compie il 24 dicembre del 1999 qualche istante prima della Santa Messa di Mezzanotte. Ma i momenti di passaggio sono tanti, e vengono rappresentati dalle porte sante delle romane basiliche patriarcali. L’apertura delle porte sante è un momento solenne, esse infatti sono chiuse ermeticamente per tutto il tempo che trascorre tra un Giubileo e l’altro. In occasione del Giubileo del 2000, l’apertura delle porte diventa simbolo di apertura delle porte della grazia.
Questa è la parola chiave che papa Giovanni Paolo II dona a tutti i fedeli, e ai pellegrini in visita alle basiliche per ricevere l’indulgenza del Giubileo. Indulgenza che si ottiene entrando nelle basiliche attraverso queste porte che sono speciali per coloro che hanno fede. Durante tutto l’anno del Giubileo, si formano lunghe file di fedeli per attraversare la porta santa, per cercare la grazia del Signore nei nostri cuori. Inoltre, Giovanni Paolo II semplifica considerevolmente il rito dell’apertura della porta santa rispetto ai giubilei precedenti.
Infatti, viene eliminato in particolare il rito dell’abbattimento del muro di chiusura, che invece viene rimosso dagli operai qualche giorno prima dell’evento ufficiale. Così, il nuovo rito prevede una serie di preghiere e inni al Signore, poi il papa spinge con le sue mani le porte mentre queste vengono tirate dall’interno da alcuni assistenti. Il papa si inginocchia sulla soglia della basilica in segno di adorazione tenendo tra le mani la ferula di Lello Scorzelli. Infine, la porta santa in San Giovanni Laterano, seconda per importanza, viene aperta dal Papa il giorno di Natale e quella di Santa Maria Maggiore il Primo gennaio dell’anno 2000.
L’invito alla pace attraverso il dialogo è un messaggio sempre attuale
Papa Giovanni Paolo II, nel suo lungo pontificato, lega il tema della pace a quello del dialogo fra le comunità cristiane, le altre religioni, ma anche con uomini e donne di buona volontà. Certamente non può essere diversamente da così, dal momento che stiamo parlando di un vescovo attivo durante i lavori del Concilio Vaticano II, fin dalla sua preparazione. Molto importante è ricordare l’appuntamento di Assisi, nell’ottobre del 1986. Un incontro che papa Giovanni Paolo II vuole fortemente, al quale partecipano tutti i capi di Stato e coloro che sono ai vertici delle istituzioni religiose nel mondo. L’incontro avviene nella città di san Francesco. Un appuntamento per pregare, fare digiuno e insieme la pace e il dialogo. Questi due temi sono fortemente legati al pontificato di Giovanni Paolo II.
Il Santo Padre ricorda che abbiamo molte tradizioni e diverse tra loro. Ma tutte riflettono l’umano desiderio di uomini e donne che da sempre cercano di costruire una relazione con Dio. Ciascuna religione ha il tempo e le opportunità di esprimere le richieste di incontro tra fedeli e l’Essere Assoluto proprio attraverso i riti tradizionali. Oltre alla preghiera, che possiamo fare da soli o insieme ad altri membri, c’è anche l’esperienza della meditazione in silenzio. Anch’essa sulla responsabilità di ognuno di operare per la pace. In questo contesto, Papa Giovanni Paolo II da sempre promuove un grande dialogo fra le tre religioni di Abramo. Tra ciò che è fondamentale per la costruzione della pace, il Papa indica la questione del Medio Oriente e di tutti quei Paesi che affacciano sul mar Mediterraneo.
Tutto questo serve a cercare un nuovo paradigma per un nuovo ordine mondiale. Il Medio Oriente è al centro dei pensieri del Papa. Infatti, è molto impegnato per la liberazione dei palestinesi rifugiati nella Basilica della Natività a Betlemme. Inoltre, molte telefonate sono con Abuna Ibrahim Faltas durante i giorni d’assedio. Un messaggio attuale visto il periodo drammatico che stiamo vivendo anche ai giorni nostri. Abbiamo sempre in mente i tanti interventi che il pontefice fa a favore del dialogo fra lo Stato di Israele e la Palestina per arrivare alla costruzione di una pace duratura, frutto certamente del dialogo, ma anche di negoziati. L’idea è sempre quella di veder sorgere due Stati per i due popoli.
La morte di papa Giovanni II e la sua canonizzazione
Giovanni Paolo II muore a Roma, presso il Palazzo Apostolico Vaticano, sabato 2 aprile 2005, alla vigilia della Domenica in Albis o della Divina Misericordia, una sua istituzione. I funerali solenni di Giovanni Paolo II si svolgono in Piazza San Pietro prima della sepoltura nelle Grotte Vaticane, dove riposa tutt’oggi. Parliamo di un Santo per la Chiesa Cattolica. Infatti, è il suo successore Benedetto XVI a celebrare il rito solenne della beatificazione, il Primo maggio 2011 sul sagrato della Basilica di San Pietro. Mentre la sua canonizzazione del 27 aprile 2014 avviene ad opera di Papa Francesco.
Giovanni Paolo II, riassunto
Giovanni Paolo II, il papa del Grande Giubileo del 2000, segna un’importante transizione per la Chiesa cattolica e per l’umanità, guidando il passaggio dal XX al XXI secolo. Nato il 18 maggio 1920 a Wadowice, in Polonia, Karol Wojtyła cresce in una famiglia profondamente cattolica. Dopo aver frequentato l’Università Jagellonica, le sue aspirazioni di diventare sacerdote prendono forma durante la Seconda Guerra Mondiale, quando inizia a studiare in un seminario clandestino. Ordinato sacerdote nel 1946, prosegue gli studi a Roma e diventa docente di Teologia.
Nel 1958, Wojtyła viene nominato Vescovo Ausiliare di Cracovia e, successivamente, Arcivescovo e Cardinale. La sua partecipazione al Concilio Vaticano II è significativa, contribuendo alla costituzione “Gaudium et spes”. Eletto Papa il 16 ottobre 1978, sceglie il nome Giovanni Paolo II e inizia un pontificato caratterizzato da un’ampia attività pastorale, compiendo 146 visite in Italia e 317 parrocchie a Roma, oltre a 104 viaggi apostolici nel mondo.
Tra i suoi scritti ci sono 14 Encicliche e 5 libri, tra cui “Varcare la soglia della speranza”. Dopo un attentato subito nel 1981, Giovanni Paolo II perdona il suo aggressore e intensifica il suo impegno pastorale, indossando una veste di forte spiritualità. Promotore delle Giornate Mondiali della Gioventù dal 1985, il Papa incoraggia i giovani a sentirsi parte attiva della Chiesa. Il Grande Giubileo del 2000 rappresenta un evento storico che va oltre la fede cattolica, aprendo le porte della grazia a tutti. In un anno di celebrazione, il Papa invita a diversi incontri interreligiosi, sottolineando l’importanza del dialogo per la pace.
Giovanni Paolo II promuove la pace e il dialogo interreligioso, sottolineando l’importanza di eventi come l’incontro di Assisi del 1986. Il suo impegno per il Medio Oriente è costante, cercando la liberazione dei palestinesi e la costruzione di due Stati per due popoli. Muore il 2 aprile 2005, e i suoi funerali si svolgono in Piazza San Pietro. Beatificato nel 2011 da Benedetto XVI e canonizzato nel 2014 da Papa Francesco, Giovanni Paolo II rimane una figura centrale nella storia della Chiesa e del dialogo interreligioso. La sua eredità si riflette nell’invito alla pace e alla speranza che continua a ispirare le generazioni.
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- A. Riccardi, Giovanni Paolo II. La biografia, San Paolo, 2011.
- Giovanni Paolo II- Redemptor hominis. Lettera enciclica di Giovanni Paolo II all’inizio del suo ministero, Paoline editoriale libri (1979).
- F. Gligora, B. Catanzaro, Il giubileo. Segni. Simboli. Riti, Armando editore (1998).
- A. Comastri, Giovanni Paolo II. Nel cuore del mondo, San Paolo edizioni (2011).