Fatti per la Storia
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
SUPPORTA ORA
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
SUPPORTA ORA
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
SUPPORTA Ora
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
Home Storia Contemporanea Seconda Guerra mondiale

Giornata della Memoria, 27 gennaio 1945: la liberazione di Auschwitz

Il 27 gennaio 1945, l'Armata Rossa varcava i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, mostrando al mondo la barbarie perpetrata dal regime nazionalsocialista.

di Valerio Spositi
27 Gennaio 2019
TEMPO DI LETTURA: 2 MIN

liberazione-auschwitz

Il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa varcava i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, mostrando al mondo la barbarie perpetrata dal regime nazionalsocialista.
Nel 2000 venne istituita in Italia la Giornata della Memoria che ricorre proprio il 27 gennaio, il giorno della liberazione di Auschwitz.  SCOPRI L’ACCADDE OGGI DEL GIORNO

L’Armata Rossa entra ad Auschwitz, 27 gennaio 1945

A partire dal 1942, il rastrellamento e la deportazione delle popolazioni ebraiche, sinti, rom e dei dissidenti politici si estese su tutto il territorio del Terzo Reich. Persino quando ormai la guerra per il regime nazista si avviava definitivamente verso la sconfitta, con l’Armata Rossa che si avvicinava al cuore del Reich, gli alleati che preparavano lo sbarco in Normandia e le lotte di liberazione che imperversavano in tutta Europa, gli ufficiali ed i gerarchi nazisti non arrestarono le deportazioni.
Inizialmente, ad Auschwitz arrivarono gli ebrei della Slesia ma ben presto i treni della morte giunsero da ogni parte d’Europa. Gli orrori perpetrati all’interno dei campi di concentramento come Auschwitz furono sotto gli occhi dell’Armata Rossa quel 27 gennaio, quando le divisioni di fanteria sovietiche varcarono i cancelli.

Le testimonianze dei soldati dell’Armata Rossa

Quando entrarono nel campo, i soldati sovietici non avevano idea di ciò che di lì a poco avrebbero trovato. Le porte dell’inferno si sarebbero spalancate dinanzi ai loro occhi, mostrando il carico di morte che si era perpetrato nel cuore dell’Europa. Qui di seguito alcune delle testimonianze degli uomini dell’Armata Rossa che, il 27 gennaio 1945, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

SULLO STESSO TEMA

Storia del processo a Giordano Bruno: arresto, accuse e condanna

Le sedute spiritiche di Pierre e Marie Curie con Eusapia Palladino

Mustafa Kemal Ataturk: vita del padre della Turchia moderna

Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco in manette nel 1923

Sacco e Vanzetti: il caso dei due emigrati condannati a morte

«Ciò che abbiamo visto non si può immaginare nemmeno in un incubo: migliaia di scheletri viventi che non avevano nemmeno la forza di tenere in mano un cucchiaio. Allungavamo delle scodelle di zuppa e loro mangiavano immergendoci le dita dentro e succhiandosele»
– Vasilij Petrenko, tenente generale della 107° divisione di fanteria sovietica

«Accedere all’interno delle baracche senza una benda per coprire la bocca e il naso era impossibile. I letti a castello erano disseminati di cadaveri. Da sotto i letti talvolta uscivano scheletri semivivi che giuravano di non essere ebrei. Nessuno osava credere in una possibile liberazione»
– Anatolij Shapiro, maggiore della 107° divisione di fanteria sovietica

«Percorremmo duecento metri circa e incontro a noi corsero i prigionieri, 300 persone in camicioni a righe. Noi ci mettemmo all’erta, sapevamo che i tedeschi si camuffavano. Ma allora si era trattato proprio di prigionieri. Piangevano, ci abbracciavano. Raccontavano di come in quel luogo avessero annientato milioni di persone. Tuttora ricordo quando ci dissero che da Auschwitz avevano spedito 12 vagoni di sole carrozzine per bambini.»
– Vasilij Gromadskij, comandante del battaglione sovietico

«Fantasmi che non si tenevano in piedi mi strappavano il pane di mano. Piangevano e mi abbracciavano»
– Avkhad Gilmanov, carrista sovietico

Valerio Spositi

Valerio Spositi

Ph. D. in Storia degli Stati Uniti d'America presso l'Università degli Studi di Roma Tre. Le sue principali aree di ricerca sono la Black History, la Labor History, la Social History e la Political History. È attualmente Lecturer presso il corso "The United States and the World in the XX Century" nel Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi Roma Tre e presso il Center for American Studies di Roma. Nel 2022 è stato Visiting Researcher presso il Roosevelt Institute for American Studies di Middelburg (NL). Nel 2017 ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni internazionali ad indirizzo storico presso l'Università degli Studi di Roma Tre con tesi di laurea in Storia degli Stati Uniti dal titolo: "There is a power in a band of workingmen". Ascesa e declino degli Industrial Workers of the World, 1905-1918. Ha conseguito diversi corsi di specializzazione post-laurea in Storia, Politica e Società degli Stati Uniti d'America presso il Center for American Studies e in Storia Contemporanea presso il CISPEA (Centro Interuniversitario di Storia e Politica Euro-Americana). Caporedattore di Fatti per la Storia, cura i rapporti con le Università. Fa parte del Comitato-Scientifico.

DELLA STESSA CATEGORIA

Don Andrea Gaggero interviene al Congresso di Varsavia, Novembre 1950 (fotografia gentilmente concessa dalla famiglia)
Storia Contemporanea

Andrea Gaggero, vita dell’(ex)prete partigiano che lotta per la pace

Grand Imam Nasaruddin Umar bacia la fronte di papa Francesco (Pubblico Dominio)
Storia Contemporanea

Papa Francesco: un ritratto del primo pontefice gesuita

Sturzo al Congresso di Torino
Storia Contemporanea

L’impegno politico dei cattolici: da Vincenzo Gioberti a don Luigi Sturzo

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Fatti per la Storia

© 2019-2025 Fatti per la Storia - La Storia di Tutto, per tutti.

Fatti per la Storia è il portale per gli appassionati di Storia. Spunti, approfondimenti e video-lezioni su personaggi storici ed eventi che hanno segnato le varie epoche del passato (antica, medievale, moderna e contemporanea).

  • CHI SIAMO
  • NOTE E CONDIZIONI
  • METODOLOGIA E COMITATO SCIENTIFICO
  • COLLABORA CON NOI
  • CONTATTI
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY

Seguici su

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • I PIÙ CERCATI
    • Seconda Guerra Mondiale
    • Guerra Fredda
    • Fascismo
    • Nazismo
  • STORIA E CULTURA
    • Libri
    • Film di Storia
    • Serie TV
  • RUBRICHE
    • History Pop
    • La Storia di Tutto

© 2019-2025 Fatti per la Storia - La Storia di Tutto, per tutti.