Fatti per la Storia
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
Collabora
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
Collabora
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Fatti per la Storia
Collabora
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Contemporanea
  • Moderna
  • Medievale
  • Antica
  • Storia in TV
  • Libri
Home Storia Moderna

L’elezione di Thomas Jefferson a Presidente USA

Il 17 febbraio del 1801, dopo un lungo stallo elettorale, la House of Representatives elegge Thomas Jefferson 3° Presidente degli Stati Uniti d'America.

di Valerio Spositi
17 Febbraio 2020
TEMPO DI LETTURA: 2 MIN

CONTENUTO

  • L’elezione di Thomas Jefferson
  • La House of Representatives elegge Thomas Jefferson nuovo presidente
  • Il XII Emendamento
thomas-jefferson
Thomas Jefferson in un ritratto di Rembrandt Peale, 1800

Il 17 febbraio del 1801, dopo un lungo stallo istituzionale, la House of Representatives elegge Thomas Jefferson 3° Presidente degli Stati Uniti d’America.

SCOPRI LA SEZIONE STORIA MODERNA

L’elezione di Thomas Jefferson

Le elezioni del 1800 furono sicuramente tra le più rocambolesche della storia americana, soprattutto per via dell’elezione del Presidente. I due candidati, Thomas Jefferson per i Democratico-repubblicani e il presidente uscente John Adams per i Federalisti, furono i simboli di uno scontro politico assai aspro. I Federalisti di Adams reputavano i democratico-repubblicani alla stregua dei giacobini, un’organizzazione sovversiva contro la quale lottare con ogni mezzo, mentre i repubblicani attaccarono pesantemente i federalisti sugli Alien and Sediction Acts del 1798, una serie di leggi che, tra le altre disposizioni, prevedevano serie ripercussioni penali per chi criticasse il Presidente e gli organi del governo americano.
L’esito delle elezioni fu a favore di Thomas Jefferson, sia in termini di voto popolare che di grandi elettori. Ciò che condusse all’impasse istituzionale fu l’elezione del vice-presidente, in quanto sia Jefferson che il suo compagno di partito Aaron Burr ottennero 73 voti.

La House of Representatives elegge Thomas Jefferson nuovo presidente

La situazione venne sbloccata dalla Camera dei Rappresentanti, peraltro dominata dai federalisti, il 17 febbraio 1801 quando, dopo trentacinque votazioni e dopo sei giorni in cui Jefferson e Burr si attaccarono a vicenda, il candidato democratico-repubblicano riuscì ad ottenere la maggioranza dei voti. L’impasse fu risolta grazie all’astensione di James Bayard, dello stato del Delaware, e di altri federalisti del South Carolina, Maryland e Vermont.
Grazie alla loro astensione, Thomas Jefferson venne eletto 3° Presidente degli Stati Uniti d’America. Alla sua elezione non fecero seguito tumulti o rivolte ma fu una transizione presidenziale pacifica, della quale fu emblematica la frase pronunciata dal neo-presidente: “Siamo tutti repubblicani, siamo tutti federalisti”.

Il XII Emendamento

Al fine di evitare il ripetersi di tale impasse istituzionale, nel 1804 venne approvato il 12° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, con il quale si sancì la votazione separata per la carica di Presidente e di Vice-presidente.

SULLO STESSOARGOMENTO

Ronald Reagan, dall’Impero del Male alla fine della Guerra Fredda

3 Agosto 2021
Il ginocchio sul collo

Recensione del libro “Il ginocchio sul collo” di Alessandro Portelli

31 Maggio 2021
Tags: Storia degli USA
Valerio Spositi

Valerio Spositi

Ph.D. in Storia degli Stati Uniti presso l'Università degli Studi di Roma Tre. Nel 2017 ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni internazionali ad indirizzo storico presso l'Università degli Studi di Roma Tre con tesi di laurea in Storia degli Stati Uniti dal titolo: "There is a power in a band of workingmen". Ascesa e declino degli Industrial Workers of the World, 1905-1918. Ha conseguito diversi corsi di specializzazione post-laurea in Storia, Politica e Società degli Stati Uniti d'America presso il Center for American Studies e in Storia Contemporanea presso il CISPEA (Centro Interuniversitario di Storia e Politica Euro-Americana). Ha ottenuto due pubblicazioni sulla rivista European Affairs Magazine. Caporedattore di Fatti per la Storia, cura i rapporti con le Università. Fa parte del Comitato-Scientifico.

DELLA STESSA CATEGORIA

Storia Moderna

Superstizione, benandanti e streghe nell’Italia moderna

18 Novembre 2022
Illuminismo

I philosophes: i protagonisti dell’Illuminismo

5 Giugno 2022
Termine della guerra
Riforma e Controriforma

La Pace di Vestfalia e la fine della Guerra dei Trent’anni

18 Gennaio 2022

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Fatti per la Storia

© 2019-2022 Fatti per la Storia - La Storia di Tutto, per tutti.

Fatti per la Storia è il portale per gli appassionati di Storia. Spunti, approfondimenti e video-lezioni su personaggi storici ed eventi che hanno segnato le varie epoche del passato (antica, medievale, moderna e contemporanea).

  • CHI SIAMO
  • NOTE E CONDIZIONI
  • METODOLOGIA E COMITATO SCIENTIFICO
  • COLLABORA CON NOI
  • CONTATTI
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY

Seguici su

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • I PIÙ CERCATI
    • Seconda Guerra Mondiale
    • Guerra Fredda
    • Fascismo
    • Nazismo
  • FILM
  • SERIE TV
  • LIBRI
  • HISTORY POP
  • EXTRA

© 2019-2022 Fatti per la Storia - La Storia di Tutto, per tutti.