CONTENUTO
Il 17 febbraio del 1801, dopo un lungo stallo istituzionale, la House of Representatives elegge Thomas Jefferson 3° Presidente degli Stati Uniti d’America.
SCOPRI LA SEZIONE STORIA MODERNA
L’elezione di Thomas Jefferson
Le elezioni del 1800 furono sicuramente tra le più rocambolesche della storia americana, soprattutto per via dell’elezione del Presidente. I due candidati, Thomas Jefferson per i Democratico-repubblicani e il presidente uscente John Adams per i Federalisti, furono i simboli di uno scontro politico assai aspro. I Federalisti di Adams reputavano i democratico-repubblicani alla stregua dei giacobini, un’organizzazione sovversiva contro la quale lottare con ogni mezzo, mentre i repubblicani attaccarono pesantemente i federalisti sugli Alien and Sediction Acts del 1798, una serie di leggi che, tra le altre disposizioni, prevedevano serie ripercussioni penali per chi criticasse il Presidente e gli organi del governo americano.
L’esito delle elezioni fu a favore di Thomas Jefferson, sia in termini di voto popolare che di grandi elettori. Ciò che condusse all’impasse istituzionale fu l’elezione del vice-presidente, in quanto sia Jefferson che il suo compagno di partito Aaron Burr ottennero 73 voti.
La House of Representatives elegge Thomas Jefferson nuovo presidente
La situazione venne sbloccata dalla Camera dei Rappresentanti, peraltro dominata dai federalisti, il 17 febbraio 1801 quando, dopo trentacinque votazioni e dopo sei giorni in cui Jefferson e Burr si attaccarono a vicenda, il candidato democratico-repubblicano riuscì ad ottenere la maggioranza dei voti. L’impasse fu risolta grazie all’astensione di James Bayard, dello stato del Delaware, e di altri federalisti del South Carolina, Maryland e Vermont.
Grazie alla loro astensione, Thomas Jefferson venne eletto 3° Presidente degli Stati Uniti d’America. Alla sua elezione non fecero seguito tumulti o rivolte ma fu una transizione presidenziale pacifica, della quale fu emblematica la frase pronunciata dal neo-presidente: “Siamo tutti repubblicani, siamo tutti federalisti”.
Il XII Emendamento
Al fine di evitare il ripetersi di tale impasse istituzionale, nel 1804 venne approvato il 12° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, con il quale si sancì la votazione separata per la carica di Presidente e di Vice-presidente.