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Home Storia Contemporanea

Cuban-American Treaty of Relations (1903): Guantanamo agli Stati Uniti

Con il Cuban-American Treaty la baia di Guantanamo passa agli Stati Uniti in gestione "uti dominus", come se ne fosse il proprietario.

di Diego Grossi
23 Febbraio 2020
TEMPO DI LETTURA: 2 MIN
cuban-american-treaty-guantanamo

CONTENUTO

  • Dalla guerra ispano-americana al Cuban-American Treaty
  • Cosa prevede il Cuban-American Treaty?
  • La baia di Guantanamo

Il 23 febbraio 1903 gli Stati Uniti siglano con la neonata repubblica di Cuba, guidata dal cittadino americano Tomás Estrada Palma, il Cuban-American Treaty. Il trattato assegna la baia di Guantanamo, di proprietà del demanio cubano, in “affitto perpetuo” (uti dominus) agli Stati Uniti.

Dalla guerra ispano-americana al Cuban-American Treaty

Durante la guerra ispano-americana Guantanamo divenne base per la flotta statunitense che vi trovò riparo nel 1898 a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Le truppe imbarcate furono inviate a terra per espugnare, assieme agli scout cubani le postazioni spagnole. Conquistato il controllo dell’area, venne costruita la base.

cuban-american-treaty-guantanamo

Quando si concluse la guerra tra Spagna e Stati Uniti, la potenza vittoriosa, gli Usa, ottenne la cessione di Filippine, Cuba, Portorico ed altre ex-colonie spagnole. Nel momento (successivo) in cui gli Stati Uniti concessero l’indipendenza a Cuba, firmarono alcuni trattati col nuovo Stato sovrano dell’Avana. Uno di questi prevedeva la gestione uti dominus (come fosse di proprietà statunitense) di Guantanamo.

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Cosa prevede il Cuban-American Treaty?

Con il Cuban-American Treaty gli Stati Uniti riconoscono a Cuba la “sovranità finale” su Guantanamo, in cambio però l’Avana concede agli Usa “giurisdizione e controllo completo” sulla baia attraverso un contratto di affitto “che può essere revocato solo per mutuo accordo”. Il trattato su Guantanamo venne firmato nel 1903 poi rivisto e aggiornato nel 1934.

La baia di Guantanamo

Il territorio della baia di Guantanamo ottenuto con il Cuban-American Treaty si estende per 45 miglia quadrate mentre il costo dell’affitto è di 4.000 dollari annui (2000 dollari in oro, rivalutati nel 1934 a 4,085$ annui). Per un prezzo così esiguo la U.S. Navy ha a disposizione quello che è considerato il suo migliore porto naturale a Sud di Charleston, South Carolina. Il governo post-rivoluzionario cubano incassò l’assegno soltanto in un’occasione, nella confusione post-rivoluzione, rifiutando di incassare tutti i successivi assegni che venivano conservati da Castro in un cassetto.

baia-di-guantanamo

Guantanamo è in grado di ospitare fino a 50 navi militari. La base ospita 1.400 edifici ad uso militare e due piste aeree. Da un punto di vista strategico l’ultima volta in cui la base fu veramente importante risale al secondo conflitto mondiale nella caccia ai sottomarini tedeschi.

Il campo di prigionia di Guantanamo

La base navale statunitense ospita il supercarcere di Guantanamo, aperto ufficialmente l’11 gennaio 2002 dall’amministrazione americana presieduta da George W. Bush. Il campo di prigionia, criticato per le sue condizioni di reclusione, è finalizzato alla detenzione di prigionieri catturati in Afghanistan e in Pakistan anche tramite extraordinary rendition, ritenuti collegati ad attività terroristiche (combattenti nemici illegali).

Tags: Storia degli USA
Diego Grossi

Diego Grossi

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei giornalisti del Lazio. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (indirizzo storico-politico-sociale) presso l'Università degli studi di Roma Tre, con tesi di laurea in Storia e istituzioni degli Stati Uniti d'America dal titolo: “Le strategie comunicative dei presidenti americani in prospettiva storica: Kennedy, Reagan e Obama”. Responsabile editoriale e SEO Product Manager di Fatti per la Storia. Si è occupato della realizzazione del sito.

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