CONTENUTO
La notte tra il 4 e 5 novembre del 1605, le guardie del re Giacomo I d’Inghilterra trovano e arrestano Guy Fawkes, mentre ispezionano i sotterranei della Camera dei Lord scongiurando così un attentato al re e al parlamento. Viene sventata la cosiddetta “Congiura delle Polveri“.
Successione al trono di Elisabetta I e primi anni di regno di Giacomo I
La regina Elisabetta I Tudor non ha avuto figli, perciò alla sua morte, che avviene il 24 marzo del 1603, il consiglio di successione, capeggiato dal consigliere della sovrana Robert Cecil, proclama Giacomo VI di Scozia, figlio della cugina di Elisabetta Maria Stuart (fatta giustiziare dalla sua stessa cugina nel 1587), re d’Inghilterra, che prende così il nome di Giacomo I. Nonostante egli sia re di Scozia e d’Inghilterra allo stesso tempo, le corone dei due paesi rimarranno separate ancora per un secolo.
Il nuovo sovrano comincia il suo regno stipulando un trattato di pace con il re di Spagna Filippo III, cosa che fa ben sperare i cattolici inglesi, che durante il regno di Elisabetta non se la sono passata bene. Il trattato di pace, infatti, avrebbe dovuto comprendere anche la questione della libertà di culto. Purtroppo, però, alcuni cattolici “estremisti” cominciano fin da subito a complottare contro il re. Due congiure vengono ordite in questo periodo iniziale di regno:
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Nel primo si vuole far imprigionare il re nella torre, costringendolo a firmare atti a favore dei cattolici; nel secondo, si tenta di uccidere il sovrano e tutta la sua famiglia per mettere sul trono la cugina del re Arbella Stuart. Questi due attentati vengono sventati grazie a due preti cattolici che, dopo essere venuti a sapere cosa sarebbe successo, informano il consiglio privato del re dimostrando l’avversione del mondo cattolico per questi atti. Giacomo, per premiarli, sospende le sanzioni ai cattolici che non si erano adeguati alla religione anglicana.
Nonostante ciò, il 19 febbraio 1604 Giacomo prese le distanze dalla religione definita con spregio “papista” e con un bando espelle tutti i gesuiti e i cattolici dal regno e rientrano in vigore le sanzioni per chi non si fosse conformato.
Le cause della Congiura delle Polveri del 1605
Nel maggio del 1604 alcuni estremisti cattolici, giunti ormai alla conclusione che era stato fatto tutto il possibile per giungere a un accordo pacifico con il re, si riuniscono in una locanda per decidere il da farsi. Questi sono Robert Catesby, Guy Fawkes, Thomas Percy, Tom Wintour e Jack Wright.
Il piano, ideato da Catesby, consiste nel piazzare dei barili di polvere da sparo nei sotterranei del Parlamento inglese e farli esplodere in modo da uccidere il re, i suoi primi due figli e i membri del governo. Il progetto comprende anche il rapimento della principessa Elisabetta, terza figlia di Giacomo, per farla poi succedere al padre che sarebbe morto nell’esplosione assieme ai suoi due fratelli maggiori.
Avendo solo nove anni, alla principessa verrà poi affiancato un reggente che dovrà governare il paese nel caos che si creerà e introdurre le riforme (in ambito religioso) volute dai cospiratori. Si pensa inizialmente al conte di Northumberland, ma per non informarlo dei fatti, viene deciso che il protettore sarà nominato ad esplosione avvenuta decidendo tra i sopravvissuti, con il conte come prima scelta.
Per la riuscita del piano verranno contattate altre persone: Ambrose Rookwood, per procurare la polvere da sparo; Thomas Bates, fedele servitore di Catesby; Robert Wintour; John Grant; Kit Wright; Francis Tresham; Everard Digby.
Catesby inoltre sente la necessità di confessarsi e parlare del piano a un padre gesuita, padre Tesimond, che non potendo portare questo peso, lo confessa a sua volta al suo superiore padre Garnet. Quest’ultimo, pur non rivelando niente di specifico, scrive al Papa di emanare un editto contro l’uso della violenza usando come scusa le rivolte in Galles. Scrive anche al ‘Preposito Generale della compagnia di Gesù’ (in sostanza il capo dei gesuiti) che teme per la vita del re.
Per piazzare i barili di polvere, Thomas Percy prende in affitto una cantina sotto la camera dei Lord con la scusa che la moglie lo dovrà raggiungere in città. I congiurati poi, cominciano a disporre i barili di polvere da sparo, trasportandoli dalla casa di Catesby alla cantina attraverso il Tamigi. Procurarli non è stato difficile, in quanto molti soldati la vendevano per arrotondare la paga.
Gli ultimi dettagli del piano vengono decisi nel mese di Ottobre del 1605: toccherà a Guy Fawkes, che aveva esperienza militare, accendere la miccia e scappare con una barca alla sponda opposta del fiume. Una rivolta sarà un poi scatenata in Inghilterra centrale, contemporaneamente al rapimento della principessa Elisabetta.
La lettera di Monteagle e la scoperta della Congiura delle polveri
Guy Fawkes era abbastanza noto in Inghilterra: aveva combattuto per dieci anni per l’impero spagnolo nelle Fiandre contro il regno di Francia e le Province Unite durante la “Guerra degli Ottant’anni” ed era stato in Spagna alla corte di Filippo III per convincerlo a sposare la causa dei cattolici inglesi senza riuscire nella cosa.
Era conosciuto anche dalle spie mandate dal consigliere del re Robert Cecil, una di queste spie, era riuscito a collegare Fawkes a Catesby, segnalando i due come “sudditi ribelli”, ma senza sospettare nulla per quanto riguarda “La Congiura delle Polveri”.
Tutto cambia il 26 ottobre del 1605, quando una lettera anonima viene recapitata a Lord Monteagle, un membro del Parlamento. L’epistola avverte in sostanza Monteagle di non recarsi alla seduta del Parlamento che si svolgerà la notte tra il 4 e 5 novembre.
Non appena ricevuta la lettera decide di farla vedere immediatamente a Cecil, il quale, pur non avvertendo subito il re, il quale non sarebbe stato in città prima del 31 ottobre, avvertì il consiglio privato del sovrano. Thomas Ward, un servitore di Monteagle, avverte immediatamente Tom Wintour, che prova a convincere Catesby ad abbandonare il piano. Ma lui sostiene che la lettera è troppo vaga per costituire un pericolo per loro e per i compagni e si decide perciò a procedere.
Il 1 novembre 1605 Cecil informa il re che decide assieme ai suoi consiglieri, di far perquisire da cima a fondo il palazzo del Parlamento da Lord Suffolk. Nel frattempo i congiurati sono pronti ad agire: Digby si trova a Dunchurch pronto per il sequestro della principessa Elizabeth, Thomas Percy, che lavorava per il Conte di Northumberland (completamente estraneo al piano), gli fa visita per capire se la lettera anonima sopraggiunta al re avesse mosso qualcosa, quindi informa Wintour, John Wright e Robert Keyes (uno degli ultimi reclutati per il piano) che non hanno nulla di cui preoccuparsi.
Catesby, probabilmente con John Wright e Thomas Bates, si reca nelle Midlands (centro Inghilterra), e Fawkes è pronto ad agire. Le perquisizioni effettuate da Suffolk avevano individuato una pila di legname nei sotterranei e un uomo (Fawkes) che si dichiarava servitore di Percy e che il legname apparteneva a lui. La menzione del nome di Thomas Percy desta ulteriori sospetti in quanto conosciuto come agitatore cattolico; così Giacomo fa perquisire ulteriormente i sotterranei da un gruppo di uomini capitanati da Thomas Knyvett, i quali trovano ancora Fawkes, che dice di chiamarsi John Johnson. Fu arrestato, perquisito e furono trovati trentasei barili di polvere da sparo nei sotterranei.
La congiura delle polveri: fuga, cattura, processo e esecuzioni di Guy Fawkes e dei congiurati
Non appena si viene a sapere della cattura di Fawkes, i cospiratori rimasti a Londra tranne Thomas Wintour, che rimane a Westminster cercando di capire cosa succede, raggiungono Catesby e gli altri e si dirigono a Dunchurch per riunirsi a Digby per una resistenza armata.
Nel frattempo, a Londra, la notizia del fallito attentato comincia a diffondersi, vengono messe delle guardie ai porti e ai cancelli della città e vengono emanati mandati di cattura per Thomas Percy e per il conte di Northumberland, che viene messo ai domiciliari. Fawkes viene interrogato ma non confessa niente di rilevante, così il re autorizza i suoi uomini a torturarlo; il 7 novembre l’uomo crolla e confessa.
Nel frattempo gli altri congiurati si erano riforniti a Warwick Castle e Catesby incarica Bates di consegnare una lettera a padre Garnet per informarlo, il quale risponde pregandoli inutilmente di fermarsi. Catesby e gli altri proseguono quindi verso Huddington sperando di trovare supporto da parte dei cattolici, che però non li appoggiano. Proseguono così verso una casa al confine con la contea dello Staffordshire dove attendo l’arrivo dei duecento uomini dello sceriffo dello Worcestershire Richard Walsh che stanno per arrivare.
L’8 novembre i soldati arrivano e assediano la casa; dopo uno scontro a fuoco, vengono arrestati Grant, Morgan, Rookwood e Wintour; gli altri muoiono durante i combattimenti. Bates, Keyes e Digby (che non erano assieme agli altri), vengono catturati poco dopo.
Con la scusa del complotto il governo iniziò a perseguitare i cattolici, nel frattempo, non soddisfatti della confessione di Fawkes, che non aveva menzionato preti e non aveva fatto il nome del presunto futuro Lord Protettore, vengono interrogati anche gli altri. Il 4 dicembre Bates fa il nome dei due padri gesuiti Tesimond e Garnet, la congiura prende infatti anche il nome di “Complotto dei Gesuiti”, che vengono considerati i principali colpevoli (nonostante avessero tentato di sventare il complotto).
Padre Tesimond riesce a fuggire, mentre Padre Garnet viene richiuso in una nella nella torre. Il 27 gennaio del 1606 inizia il processo per gli otto superstiti della congiura che vengono condannati a morte, mentre gli altri cattolici arrestati vengono perdonati a patto che pagassero il dovuto: da quel momento i cattolici non potranno più laurearsi, votare, possedere armi e far parte dell’esercito, inoltre dovranno battezzare i figli e seppellire i morti con rito anglicano.
I cospiratori furono messi a morte in giorni diversi: un gruppo il 30 gennaio e uno il 31 dello stesso mese; la condanna viene eseguita tramite impiccagione e poi squartamento mentre erano ancora vivi, i cospiratori morti vengono riesumati e decapitati. Padre Garnet fu invece impiccato il 3 maggio 1606.
Il ricordo del 5 novembre 1605 viene festeggiato ogni anno dal 1606 attraverso “L’Observance of 5 November Act”, promulgato nel gennaio del 1606 come ringraziamento per la non avvenuta morte del re.
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- Antonia Fraser, “La Congiura delle Polveri”, Mondadori, 1999.
- Thomas Bayly Howell, “La congiura delle polveri: il processo”, Snarkbooks, 2015.