Il nuovo libro di Bonfirraro Editore
“E’ indiscussa la fascinazione che ancora emana il personaggio di Cleopatra, una delle donne più misteriose della storia, con una vita fatta di concessioni, intrighi, relazioni amorose, menzogne, discorsi, strategie, lotte, dove l’istinto di amare regnava e l’amore era indiscusso per la sua terra che l’ha accolta, per il suo popolo che l’adorava, l’amore che ha cercato fino all’ultimo istante del suo passaggio terreno di diffondere al mondo fino ad allora conosciuto”.
“Cleopatra. La schiava dei romani, viaggio introduttivo nella terra dei faraoni”, questo è il titolo del recente libro dello scrittore, attore e giornalista Giuseppe Lorin, frutto di quattro anni di lavoro intervallati da incontri intellettuali, viaggi, interviste ad esperti e ricerca bibliografica. La pubblicazione del volume è a cura della casa editrice indipendente Bonfirraro Editore molto attiva nella produzione di libri di narrativa, poesia, saggistica, storia, letteratura straniera e che ha fatto propria la massima del suo fondatore Salvo Bonfirraro: “La nostra storia è il futuro verso cui ci avviamo…”.
Cleopatra. La schiava dei romani: il libro di Giuseppe Lorin
Il corposo e avvincente libro di Giuseppe Lorin, aperto dalla prefazione del principe di Montenegro e Macedonia Stéphane Cernetìc, non può essere considerato soltanto un’esaustiva biografia di Cleopatra VII (69-30 a.C.), ultima regina d’Egitto della dinastia tolemaica, poiché l’autore inizia la sua ricostruzione storica partendo dai tempi del re Filippo II di Macedonia visto che è proprio a partire dagli anni di Alessandro Magno “che l’Egitto entra di fatto nel mondo nuovo sia dei macedoni sia dell’Impero romano”.
Oltre a questo aspetto è di notevole interesse il modo in cui l’autore accompagna il lettore verso la scoperta della cultura dell’antico Egitto soffermandosi nella prima parte del libro su alcuni specifici aspetti come ad esempio la scrittura, l’astrologia e la religione del paese dei faraoni che “si presentava come un insieme di popoli, di religioni, di culture estremamente complesse”.
La lettura del libro consente, dunque, un’immersione completa nel mondo dell’antichità, attraverso un viaggio che ricopre essenzialmente tre secoli (IV-I secolo a.C.) ed include anche qualche breve riferimento alla mitologia greca precedente. Sullo sfondo della narrazione non c’è solo la storia dell’Egitto ma anche quella romana e greca, le cui culture si intrecciano strettamente tra loro:
“I rapporti tra il mondo egizio e il mondo romano andarono ben oltre il semplice accoglimento delle tematiche religiose: comportarono profondi cambiamenti nel campo della concezione dinastica imperiale, nella topografia urbana, nella statuaria e nell’architettura monumentale”.
Accanto al contesto storico e culturale Lorin tratteggia con sapiente abilità la figura di Cleopatra, uno dei personaggi dell’antichità che ha più affascinato i posteri nel corso dei secoli, solleticando la fantasia di molti, al punto che su di lei “è fiorita ogni sorta di leggenda, addirittura sul colorito della sua pelle, sulla metodologia della sua morte o sull’ubicazione della sua tomba”.
Come per tutte le figure storiche del passato anche per Cleopatra gli studiosi si sono divisi nei loro giudizi positivi e negativi: “Alcuni autori ce la descrivono colta, poliglotta, scienziata, esoterica, filosofa; altri di spregiudicata sfrontatezza sessuale; altri ancora scrivono che fosse tanto crudele da eseguire personalmente sadici esperimenti su esseri umani condannati a morte”.
Di fronte alle variegate considerazioni, talvolta estreme, illustrate in innumerevoli opere letterarie e rappresentazioni cinematografiche e teatrali, sembrano tuttavia emergere alcuni punti fermi del personaggio Cleopatra, come ad esempio la sua erudizione ed astuzia usate abilmente dalla donna per cercare di ottenere dei vantaggi per il regno e la dinastia. Un fascino femminile “fatto di intelligenza e cultura” che, però, come dimostra Lorin, non è bastato per evitare di essere piegata ai progetti politici di Gaio Giulio Cesare e Marco Antonio, gli uomini romani ai quali Cleopatra si lega sentimentalmente.
Sotto invito di Cesare la regina d’Egitto trascorre un lungo periodo anche Roma, a partire dall’anno 46 a.C. fino alle idi di marzo del 44. Nell’Urbe Cleopatra porta con sé il figlio Cesarione, nato dal rapporto con Cesare, e viene accompagnata dal fratello-marito maggiore Tolomeo XIV, suscitando la curiosità della popolazione e di molte personalità di rilievo della politica romana del tempo. A questo proposito l’autore ci svela un retroscena curioso:
“Sembra di capire che la residenza transtiberina che ospitava Cleopatra dovesse essere animata da una intensa vita sociale e culturale: la regina, infatti, era donna di vivace intelligenza, poliglotta (parlava dieci lingue) e di raffinata cultura. Andò a trovarla perfino Marco Tullio Cicerone nonostante fosse un suo acerrimo avversario, ma non si trattenne nel confessare il suo odio per lei nel “Reginam odi” del 13 giugno del 44 a.C.
A lui Cleopatra, per smussare questo suo atteggiamento criticamente molesto, promise l’invio di vari papiri antichi, un dono che già all’epoca era tanto raffinato quanto costoso. I papiri che la regina gli inviò trattavano formule riguardanti il passaggio dalla vita all’oltretomba. Erano regali, sì costosi, ma ricchi di una vena di ironia satirica che ci mostrano una regina atta all’autocritica e alla predisposizione alla gioia”.
L’esperienza terrena dell’ultima regina d’Egitto della dinastia dei Tolomei si conclude come è noto, il 12 agosto del 30 a.C., per la sua volontà di raggiungere nell’oltretomba Marco Antonio al quale ha indissolubilmente legato il proprio destino sentimentale e politico. Un duplice suicidio che ha reso entrambi immortali.
Il volume Lorin, ricco di curiosità e informazioni utili a rivivere il mondo antico, consente di scoprire o riscoprire ampiamente e in modo esaustivo, il personaggio di Cleopatra, che viene acutamente analizzato in tutte le sue molteplici sfaccettature con occhio critico ed imparziale.
Leggi anche la recensione del romanzo storico “L’ultimo principe di Sicilia. Da Palermo a Napoli sulle orme di Ercole Michele Branciforte” della stessa casa editrice.
Giuseppe Lorin è nato a Roma, dove vive. Scrittore, attore, regista, saggista e giornalista pubblicista. Nel 2009, ha pubblicato con Tespi-Nicola Pesce Editore, Manuale di dizione con la prefazione di Corrado Calabrò, già garante della Comunicazione Italiana, e contributi di Dacia Maraini. Per la D&M, nel 2013, ha pubblicato Da Monteverde al mare con prefazione del principe Jonathan Doria Pamphilj, nel 2015 per lo stesso editore pubblica Tra le argille del tempo, il primo romanzo post fantastorico e, a seguire, nel 2016, Roma, i segreti degli antichi luoghi. Per Alter Ego Edizioni, nel 2017, pubblica Roma la verità violata.
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