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Negli anni che precedono lo scoppio della Prima guerra mondiale la tensione crescente nelle relazioni internazionali tra le grandi potenze rende precaria la pace che regna nel continente dal Congresso di Vienna del 1815. Lo sviluppo di correnti imperialistiche e nazionalistiche aumenta l’antagonismo tra le nazioni divise in due sistemi di alleanza contrapposti. Quali sono le cause della Prima guerra mondiale?
Perché è scoppiata la Prima Guerra Mondiale?
Nel decennio che anticipa lo scoppio della Prima guerra mondiale i motivi di maggiore contrasto tra le nazioni europee sono i seguenti:
- il Revanscismo francese nei confronti della Germania, poiché la Francia vuole riappropriarsi delle regioni dell’Alsazia e della Lorena perse nel 1870;
- l’accesa rivalità tra Austria-Ungheria e Russia nei Balcani per le mire espansionistiche di entrambe le potenze in quella zona;
- le nuove tensioni tra Inghilterra e Germania a causa della politica di potenza inaugurata dal kaiser Guglielmo II nel 1890 che prevede, tra le varie misure, la costruzione di una potente flotta da guerra in grado di contrastare la superiorità britannica sui mari.
Cause della Prima guerra mondiale: Triplice Alleanza e Triplice Intesa
A partire dal 1907 sono già praticamente formati i due blocchi di alleanze che si scontreranno successivamente nella prima guerra mondiale. All’accordo siglato nel 1892 da Francia e Russia attraverso una convenzione militare che le impegna a sostenersi reciprocamente nel caso di un attacco della Germania, si affianca l‘Intesa Cordiale di Francia e Inghilterra firmata nel 1904 dopo aver risolto i contenziosi coloniali in Africa che più volte hanno rischiato di provocare una guerra.
Nel 1907 viene raggiunto l’accordo tra Inghilterra e Russia che regolano i propri contrasti in Asia riconoscendo le rispettive sfere di influenze in Persia, Afghanistan e Tibet; in tal modo, alla Triplice Alleanza firmata nel 1882, rinnovata ogni cinque anni e composta da Germania, Austria-Ungheria e Italia, si contrappone una Triplice Intesa della quale fanno parte Inghilterra, Francia e Russia.
Questi sistemi di alleanze però, creati soprattutto per scopi difensivi e per convenienza reciproca, non sono blocchi uniti in maniera salda; dal punto di vista ideologico, infatti, nulla accomuna i governi democratici inglese e francese con l’autocrazia zarista. Per quel che riguarda la Triplice, invece, i rapporti tra Austria-Ungheria e Italia sono sempre tesi sia per l’irredentismo degli italiani che si ritrovano ad essere sudditi dell’impero asburgico e sia per la rivalità nell’Adriatico e nei Balcani.
Inoltre i “giri di valzer” italiani, espressione coniata dal cancelliere tedesco Bernhard von Bülow con riferimento alle buone relazioni diplomatiche instaurate dall’Italia con Francia, Inghilterra e Russia, creano ulteriore diffidenza nel rapporto tra le tre nazioni alleate.
Cause della Prima Guerra Mondiale: la prima crisi marocchina del 1905
Dopo la creazione della Triplice Intesa in Germania il “complesso di accerchiamento“, assai diffuso tra la popolazione e le autorità, convince i capi militari che sia inevitabile un guerra per sventare la minaccia concreta di essere schiacciati da un attacco congiunto di Francia e Russia. Anche per questo motivo, quindi, il paese teutonico diventa il più inquieto nel continente e il principale promotore di un’accelerazione sfrenata nella corsa agli armamenti, spingendo di fatto anche Inghilterra, Francia e Russia a potenziare i rispettivi eserciti.
La situazione nel Marocco e nei Balcani fanno salire la tensione a livelli elevatissimi. In due occasioni, entrambe legate alla questione del protettorato francese sul Marocco, la volontà espansionistica della Germania rischia di far scoppiare una guerra generale. La prima crisi marocchina inizia il 31 marzo 1905 quando l’Europa sobbalza per il roboante discorso di Guglielmo II a Tangeri in cui il kaiser afferma che “il Marocco è un paese sovrano e il sultano un autorità indipendente“; trascorrono giorni carichi di tensione e soprattutto in Francia l’allarme è elevatissimo.
Tuttavia con la mediazione delle altre potenze viene organizzata una conferenza internazionale che si tiene a Algeciras dal 16 gennaio al 17 aprile 1906: la Germania deve constatare di trovarsi oramai isolata in Europa poiché Inghilterra, Russia, Italia e Spagna appoggiano le rivendicazioni francesi sul Marocco. Si raggiunge allora un compromesso provvisorio con il quale si riconoscono gli interessi economici della Germania nel paese africano e se ne affida alla Francia il mantenimento dell’ordine interno.
Cause della Prima Guerra Mondiale: la seconda crisi marocchina del 1911
La rivalità fra Germania e Francia rischia nuovamente di degenerare in un conflitto nel 1911: a causa dei disordini all’interno del paese i francesi decidono di penetrarvi militarmente; la Germania non rimane a guardare e reagisce inviando a scopo di minaccioso monito la cannoniera Panther davanti al porto marocchino di Agadir. Per evitare una rottura diplomatica tra i due paesi interviene l’Inghilterra e il 4 novembre viene concluso un accordo tra Parigi e Berlino con il quale la Germania accetta il protettorato francese sul Marocco e in cambio riceve una parte del Congo con uno sbocco al mare.
La seconda crisi marocchina ha un effetto immediato: il governo italiano si convince che i tempi sono ormai maturi per attuare la spedizione in Libia. La guerra è lunga e dispendiosa e soltanto nell’ottobre 1912 l’Impero Ottomano acconsente a firmare la pace di Losanna con la quale rinuncia alla propria sovranità politica sulla Libia. La perdita del paese africano acuisce ulteriormente la crisi irreversibile dell’Impero Ottomano il cui progressivo disfacimento è iniziato da quasi un secolo con l’indipendenza raggiunta da alcuni stati balcanici.
Composizione etnica della popolazione nell’impero austro-ungarico nel 1910
Motivi che causano lo scoppio della Prima Guerra Mondiale
Proprio i Balcani rappresentano ad inizio Novecento la vera polveriera dell’Europa. Mosaico di popolazioni diverse per nazionalità, religione e etnia, i Balcani sono l’area più turbolenta del continente poiché su questi territori si scontrano le ambizioni espansionistiche dell’Austria, della Russia e degli stessi Stati balcanici che mirano a ottenere l’indipendenza e a ingrandirsi a spese dell’agonizzante impero Ottomano.
La conseguenza immediata dell’Intesa anglo russa del 1907 è quella di riportare l’attenzione della politica estera della Russia, bloccata dal Giappone in Estremo Oriente, proprio verso il Balcani. A complicare l’instabile quadro di questo territorio sopraggiunge la Rivoluzione dei giovani turchi scoppiata a Costantinopoli nel luglio del 1908.
Questo movimento progressista e liberale vuole europeizzare la Turchia e trasformare l’Impero Ottomano in uno Stato costituzionale. A Vienna tutto ciò non piace per nulla e il governo austriaco prende una decisione drastica: si convince che la cosa migliore da fare sia quella di annettere all’impero le due province della Bosnia e dell’Erzegovina che l’Austria amministra già da trent’anni e che sono abitate prevalentemente da serbi.
Elaborato il piano il 16 settembre 1908 il Ministro degli esteri austriaco Alois Lexa von Aehrenthal incontra il collega russo Aleksandr Petrovič Izvol’skij e per ottenere il via libera su quest’iniziativa gli fa credere che l’Austria in cambio del favore avrebbe sensibilizzato le altre potenze europee su una questione che sta molto a cuore alla zar, ovvero la modifica del regime degli Stretti, fino a quel momento sotto il controllo ottomano, per consentire il libero passaggio della flotta russa dal Mar Nero verso il Mediterraneo.
Ma Aehrenthal in questo caso si dimostra abile nel giocare sporco; quando, infatti, il ministro degli esteri russo si reca in visita a Parigi e Londra per affrontare il problema in questione, non solo scopre che l’argomento rappresenta un tabù, ma anche che l’Austria non è intenzionata a fare pressione sulle altre nazioni per farle cambiare idea. Quest’ultima, senza informare nessun paese, procede il 6 ottobre 1908 all’annessione della Bosnia-Erzegovina lasciando le potenze sorprese e sbigottite e provocando gravi strascichi di rancori e contrasti. La Russia, umiliata e presa in giro, si lega al dito questo sgarbo, mentre in Serbia aumenta ulteriormente il bellicismo e il sentimento anti-austriaco.
Cause della Prima guerra mondiale: le guerre Balcaniche
La guerra tra Italia e Impero Ottomano risveglia gli appetiti e gli animi degli Stati balcanici. Il 13 marzo del 1912 si forma la Lega Balcanica, un trattato tra Serbia e Bulgaria il cui scopo apparente è il contenimento dell’espansionismo austriaco, ma il cui vero fine è la spartizione dei territori di lingua slava che si trovano ancora sotto il dominio ottomano. La Russia, desiderosa di vendicarsi dell’Austria, offre la propria protezione alla Lega alla quale, nel mesi di aprile, aderiscono anche Grecia e Montenegro.
L’8 ottobre questi quattro stati aprono le ostilità contro l’impero ottomano che è sconfitto in poco più di un mese. Nel mese di maggio viene firmata la pace le cui novità più importanti sono:
- la divisione della Macedonia tra i vincitori;
- l’abbandono da parte dell’Impero Ottomano di tutto il territorio europeo, esclusa la regione della Tracia orientale e i territori adiacenti gli Stretti;
- la creazione della Stato indipendente di Albania.
Tra i vincitori però nessuno è soddisfatto dei risultati ottenuti, soprattutto la Bulgaria che non accetta l’annessione di molti territori della Macedonia da parte della Serbia. Sentendosi defraudata la Bulgaria prende l’iniziativa bellica attaccando di sorpresa la Serbia il 29 giugno del 1913. A fianco dei serbi si schierano subito la Grecia, il Montenegro, la Romania e l’impero Ottomano. In poche settimane la Bulgaria è costretta a capitolare e ad accettare il Trattato di Bucarest del 10 agosto con il quale la Serbia ottiene il Sangiaccato di Novi Pazar che gli consente di congiungersi territorialmente con il Montenegro.
Con la fine della prima e della seconda guerra balcanica la sistemazione di quest’area presenta una situazione complessa e di profonde divisioni che si ripercuote inevitabilmente sulle grandi potenze, tutte coinvolte e interessate in modo diverso a questi territori.
La Bulgaria, uscita ridimensionata dalla pace, si avvicina ancora di più agli imperi centrali così come l’Impero Ottomano. L’Austria-Ungheria guarda la Serbia con forte ostilità, sia perché le sbarra la strada verso Salonicco, sia perché rappresenta il vero e proprio centro dell’irredentismo slavo che punta alla creazione di un unico Stato che racchiuda servi, croati e sloveni. La Serbia uscita rafforzata e ingrandita dalle due guerre balcaniche si lega strettamente alla Russia, forte paladina del panslavismo.
Alla vigilia della Prima guerra mondiale, quindi il sistema di alleanze è ben definito: da una parte ci sono Germania, Austria-Ungheria, Italia, Bulgaria e Impero Ottomano, dall’altra Francia, Russia, Inghilterra e Serbia. In tale situazione così surriscaldata manca solo la miccia per far divampare l’incendio.
Mappa del sistema di Alleanze nel 1914
Cause della Prima Guerra Mondiale, riassunto
Ecco in sintesi riepilogate tutte le cause dello scoppio della Prima guerra mondiale:
- la rivalità anglo-tedesca a partire dall’ultimo decennio dell’ottocento quando Guglielmo II decide di voler svolger un ruolo politico mondiale entrando in conflitto con l’Inghilterra sul piano militare e navale, economico, politico e coloniale;
- il dissidio tra Austria-Ungheria e Russia, inaspritosi a partire dal 1908 dopo l’annessione austriaca della Bosnia-Erzegovina;
- l’attrito tra Francia e Germania a causa della questione legata al protettorato sul Marocco;
- il contrasto russo-turco sempre acceso per l’aspirazione della Russia di voler controllare gli Stretti;
- le frizioni tra la Germania e la Russia a causa del continuo appoggio di Guglielmo II alla politica espansionistica dell’Austria nei Balcani;
- l’odio reciproco tra l’impero austro-ungarico e la Serbia;
- le divergenze diplomatiche tra Italia e Austria per la spinosa questione delle terre irredente di confine e per la politica di Vienna nei Balcani;
- la creazione della Triplice Intesa che dà la sensazione alla Germania di un accerchiamento e di un rischio concreto di un’aggressione congiunta da parte di Russia e Francia.