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Home Storia Contemporanea Imperialismo e Nazionalismo

La battaglia di Dogali: storia della disfatta italiana in Eritrea

26 gennaio 1887: nella città di Dogali in Eritrea, si consuma la sconfitta delle truppe coloniali italiane da parte delle forze abissine di Alula Engida

di Valerio Spositi
26 Gennaio 2021
TEMPO DI LETTURA: 1 MIN
Colonialismo italiano

Battaglia di Dogali

Il 26 gennaio del 1887, nella città di Dogali in Eritrea, si consumava la sconfitta delle truppe coloniali italiane da parte delle forze abissine, guidate dal Ras Alula Engida.

La sconfitta italiana nella battaglia di Dogali

La battaglia svoltasi a Dogali rientra nel contesto dell’espansione imperialistica italiana nell’Africa nord-orientale. Nel 1883, sostituendosi agli interessi privati italiani ad Assab, una città portuale sulle coste eritree, il governo italiano iniziò la conquista dello stato africano. L’obiettivo dell’espansione italiana era chiaramente l’Etiopia, nel quale si trovava la foce del Nilo.

Nel giro di due anni, le truppe coloniali italiane conquistarono il porto eritreo di Massaua, fino ad allora in mano egiziana, e ne fecero un avamposto per una successiva penetrazione nell’entroterra.

Queste azioni non lasciarono certo indifferente l’impero etiope. La lenta penetrazione italiana condusse le truppe coloniali ad occupare la città di Saati, a poco meno di 30km da Massaua; fu qui che il 25 gennaio 1887 le truppe del Regno d’Italia si scontrarono con le forze del Ras etiope Alula Engida.

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A soccorrere l’esercito coloniale venne inviato un contingente guidato dal tenente colonnello Tommaso De Cristofaris. Giunti a Dogali, gli uomini di De Cristofaris furono però intercettati dalle truppe del Ras e, il 26 gennaio, furono sconfitti.

Le conseguenze della sconfitta

Nella battaglia di Dogali persero la vita oltre 400 uomini, tra cui il tenente colonnello Tommaso De Cristofaris. Le conseguenze di quella sconfitta furono drastiche per l’allora governo italiano guidato da Depretis; il ministro degli Esteri Robilant si dimise, il governo cadde e la competenza sull’Eritrea passò dal ministero degli Esteri a quello della Guerra. Ciò, però, non arrestò i tentativi di espansione italiana. Solo nel 1896, con la sconfitta di Adua, l’imperialismo italiano in Etiopia subì una pesante battuta d’arresto.

Valerio Spositi

Valerio Spositi

Ph. D. in Storia degli Stati Uniti d'America presso l'Università degli Studi di Roma Tre. Le sue principali aree di ricerca sono la Black History, la Labor History, la Social History e la Political History. È attualmente Lecturer presso il corso "The United States and the World in the XX Century" nel Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi Roma Tre e presso il Center for American Studies di Roma. Nel 2022 è stato Visiting Researcher presso il Roosevelt Institute for American Studies di Middelburg (NL). Nel 2017 ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni internazionali ad indirizzo storico presso l'Università degli Studi di Roma Tre con tesi di laurea in Storia degli Stati Uniti dal titolo: "There is a power in a band of workingmen". Ascesa e declino degli Industrial Workers of the World, 1905-1918. Ha conseguito diversi corsi di specializzazione post-laurea in Storia, Politica e Società degli Stati Uniti d'America presso il Center for American Studies e in Storia Contemporanea presso il CISPEA (Centro Interuniversitario di Storia e Politica Euro-Americana). Caporedattore di Fatti per la Storia, cura i rapporti con le Università. Fa parte del Comitato-Scientifico.

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