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La Shoah è un argomento difficile da raccontare tramite lo strumento cinematografico, sia per la sua drammaticità che per la sua complessità. Ecco quindi che abbiamo creato un elenco di film consigliati per approfondire il tema. I criteri adottati per stilare questa classifica sono diversi: il modo di affrontare la narrazione, l’originalità degli episodi raccontati e la veridicità del contenuto storico.
Le scelte narrative effettuate dai registi, infatti, possono variare notevolmente, andando da un approccio più classico e didascalico a uno più ironico e quasi favolistico. Ovviamente la seguente lista non è da intendersi come definitiva né come esaustiva e, naturalmente, va considerata al netto delle preferenze di ciascuno di noi.
10. Ogni cosa è illuminata (2005)
Il film, diretto da Liev Schreiber, è un’opera a metà fra commedia e dramma. La storia si rifà all’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer (protagonista che nel film è interpretato da Elijah Wood), in cui egli racconta di quando nel 1999 si reca in Ucraina alla ricerca delle origini di suo nonno, un ebreo costretto a emigrare negli Stati Uniti a causa delle persecuzioni naziste. Tutto comincia da una fotografia del nonno con una donna misteriosa di nome Augustina. Jonathan quindi parte per l’Ucraina al fine di scoprire di più riguardo alle vicende del suo passato familiare, affidandosi a delle guide locali: Alex e il nonno di quest’ultimo. Il viaggio alla ricerca del villaggio ormai perduto di Trachimbrod si svolge a bordo di una Trabant ed è scandito da personaggi a tratti caricaturali, ma allo stesso tempo è anche un viaggio di scoperta personale ed espiazione per tutti coloro che ne prendono parte.
9. Woman in gold (2015)
Woman in gold è la storia vera di Maria Altmann (Helen Mirren) ed è un film diretto da Simon Curtis. Maria rivendica l’eredità del famosissimo quadro di Gustav Klimt in cui è ritratta sua zia Adele, noto come la Donna in oro o il Ritratto di Adele Bloch-Bauer. In seguito all’annessione dell’Austria alla Germania nazista, l’opera d’arte viene sequestrata così come molti altri oggetti di valore che le ricche famiglie ebree di Vienna sono costrette ad abbandonare o a cedere. La storia ripercorre la vicenda giudiziaria che vede Maria Altmann far causa al governo austriaco. Al termine della guerra, infatti, il quadro diventa parte della collezione della Galleria del Belvedere a Vienna. Tuttavia, grazie all’aiuto del suo avvocato, Randol Schöenberg (interpretato da Ryan Reynolds) e alla perseveranza della protagonista, la giustizia fa il suo corso. Woman in gold è in streaming su Amazon Prime e disponibile su Sky cinema.
8. Il labirinto del silenzio (2014)
La pellicola, di produzione tedesca e diretta da Giulio Ricciarelli, è ambientata nella Francoforte del secondo dopoguerra. Siamo alla fine degli anni Cinquanta, in pieno boom economico, in un momento in cui nessuno vuole ricordare ciò che è successo durante la Seconda guerra mondiale. Il giovane procuratore Johann Radmann s’imbatte in alcuni documenti che attestano come un professore di un liceo locale abbia prestato servizio ad Auschwitz. Questo fascicolo solleva l’interesse pubblico tant’è che Radmann e il procuratore generale Fritz Bauer decidono di allargare le indagini, portando così allo scoperto tutte quelle persone che in precedenza hanno prestato servizio nel campo di sterminio. Trattandosi di un passato altamente controverso, le indagini vengono più volte ostacolate. Ciò nonostante nel 1963 ha inizio il processo di Francoforte, il primo procedimento penale contro i crimini nazisti tenutosi di fronte a una corte tedesca. Il film è disponile sulla piattaforma RaiPlay.
7. Train de vie – Un treno per vivere (1998)
Diretto da Radu Mihăileanu, Train de vie – Un treno per vivere racconta la Shoah in maniera ironica immaginando la rocambolesca fuga degli abitanti di uno shtetl dell’Europa orientale. Avuta notizia dell’avvicinamento dei nazisti, il “matto del paese”, Shlomo, ha l’idea di inscenare una deportazione con tanto di treno, deportati e militari nazisti. La destinazione del convoglio, però, non sarà nessun campo di sterminio bensì la Terra Promessa. Gli altri abitanti si aggregano, dividendosi i compiti: chi cuce i vestiti, chi insegna il tedesco a coloro che dovranno impersonare i militari nazisti, e così via. Il viaggio non sarà risparmiato da ostacoli, litigi interni alla comunità e soldati (veri) insospettiti. Il colpo di scena finale, l’approccio narrativo e le musiche di Goran Bregović fanno sì che questo film sia da guardare assolutamente se interessati al genere.
6. Il bambino con il pigiama a righe (2008)
La pellicola diretta da Mark Herman è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di John Boyne. I protagonisti sono due bambini, Bruno e Shmuel, che hanno la stessa età ma due destini completamente diversi: il primo infatti è un “ariano”, figlio di un importante ufficiale nazista; il secondo è un ebreo rinchiuso in un campo di concentramento situato nei pressi della casa di campagna dove la famiglia di Bruno risiede. Incuriosito dal fumo visibile dal giardino, Bruno scopre la presenza del lager e, attraverso il filo spinato, stringe amicizia con il suo coetaneo. È la storia di un legame fra due bambini che risultano essere estranei ai pregiudizi e alle discriminazioni del loro tempo ma che in realtà ne sono ugualmente vittime. Il film è disponibile in streaming su Amazon Prime.
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5. La vita è bella (1997)
Il film di Roberto Benigni che racconta la Shoah in maniera quasi giocosa è diventato la pellicola italiana con il maggior incasso di sempre, aggiudicandosi tre Oscar: premio al miglior film straniero, al miglior attore protagonista per Benigni e alla miglior colonna sonora per Nicola Piovani. Il protagonista, Guido Orefice, è un ebreo italiano che viene deportato in un campo di concentramento insieme al figlio, Giosuè. Per proteggere il bambino dalla verità dei fatti, la vita nel campo viene presentata come un gioco con ostacoli da superare e punti da accumulare per ottenere il premio finale: la libertà.
4. Schindler’s List – La lista di Schindler (1993)
L’opera di Steven Spielberg si basa sulla storia vera di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che salva più di mille ebrei impiegandoli nella sua fabbrica. Il protagonista riesce a stabilire dei legami con alcuni vertici delle SS e, corrompendoli, avvia la sua fabbrica nella quale troveranno salvezza numerosi residenti del ghetto di Cracovia. Con l’imposizione di misure sempre più severe ai danni dei cittadini ebrei, Schindler decide di convertire la sua attività da civile a militare, cominciando a produrre munizioni per l’esercito tedesco. Vincitore di sette Oscar, tra cui il premio al miglior film e alla miglior regia, Schindler’s List è considerato uno dei capolavori cinematografici sul tema nonché una delle pellicole più riuscite di Spielberg. Si distingue per la scelta di utilizzare il bianco e nero nella fotografia con l’eccezione di alcuni dettagli, come il cappotto rosso indossato da una bambina, e della scena finale che rende omaggio alla tomba del vero Oskar Schindler. È possibile guardare il film su Netflix e su Sky.
3. La tregua (1997)
La tregua è l’ultimo lavoro di Francesco Rosi, a cui sono stati consegnati due David di Donatello al miglior film e alla miglior regia. Narra la vera storia di Primo Levi (John Turturro) e del suo ritorno a casa dal campo di Auschwitz, che lo scrittore e chimico torinese racconta nell’omonimo libro. Il suo viaggio si prolunga in una maniera quasi frustrante ma è anche un’occasione di rinascita durante la quale il protagonista incontra svariati personaggi che rendono questa odissea attraverso un’Europa orientale in macerie estremamente interessante. Il tortuoso rientro, iniziato dopo la liberazione di Auschwitz nel gennaio 1945, si conclude solo nell’ottobre dello stesso anno e dopo aver attraversato i seguenti paesi: Polonia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria, Germania e, finalmente, Italia.
2. Senza destino (2005)
La sceneggiatura del film diretto dall’ungherese Lajos Koltai è basata sul romanzo semi-autobiografico del premio Nobel Imre Kertész e intitolato Essere senza destino. Gyurka è un adolescente ebreo di Budapest che viene deportato prima ad Auschwitz, poi a Buchenwald e infine al sottocampo di Zeitz. È una discesa verso il baratro, durante la quale assistiamo alla graduale demolizione della personalità del ragazzo. A riportarlo in vita sono le amicizie strette con i compagni di prigionia e delle coincidenze fortunate che lo aiutano a ritrovare la voglia di vivere. Nonostante le dure condizioni di vita e di lavoro, alla fine Gyurka riesce a fare ritorno nella sua città natale. La narrazione della vicenda, proprio come avviene nel romanzo, ha una forte impronta psicologica. Infine, la colonna sonora di Ennio Morricone contribuisce a sottolineare la drammaticità dei fatti raccontati.
1. Il pianista (2002)
Il film, diretto da Roman Polanski, narra l’esperienza del musicista polacco Władysław Szpilman (Adrien Brody), ebreo sopravvissuto all’evacuazione del ghetto di Varsavia. Attraverso gli occhi del protagonista, lo spettatore assiste alle vicende di un’intera città: prima l’occupazione da parte dei nazisti subito dopo l’inizio della Seconda guerra mondiale; in seguito, la graduale discriminazione dei cittadini ebrei e la loro segregazione all’interno del ghetto; per finire con la rivolta della resistenza ebraica e la ribellione del resto della popolazione. Entrambe le sollevazioni vengono soppresse dai nazisti e la città ridotta in macerie. Il protagonista riesce a sopravvivere, aiutato di volta in volta da amici che lo nascondono ma anche dalla sua incredibile bravura al pianoforte. Il film ottiene la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2002, nonché il David di Donatello come miglior film straniero nel 2003. Il pianista è disponibile in streaming su Netflix.
Fino ad ora la produzione cinematografica legata alla Shoah ha dato vita a numerosissimi film ed è indubbio che molti altri ne usciranno in futuro. Per questo motivo qui di seguito troverete un elenco di ulteriori titoli, disponibili sulle principali piattaforme di streaming.
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Il fotografo di Mauthausen (2018)
Questo film biografico è una produzione spagnola che racconta la storia di Francisco Boix, un internato catalano nel campo di concentramento di Mauthausen. Grazie al suo lavoro di fotografo egli entra al servizio delle SS e pertanto riesce a documentare ciò che accade ai prigionieri. I negativi da lui nascosti nonché quelli fatti uscire clandestinamente dal campo hanno in seguito permesso di condannare molti ufficiali nazisti che erano in servizio presso Mauthausen.
Gli ultimi giorni (1998)
È un documentario diretto da James Moll in collaborazione con Steven Spielberg. La pellicola ha una funzione propriamente didattica, allo scopo di tramandare ai più giovani la consapevolezza di quanto successo. Filmati di repertorio si alternano ai racconti di testimoni diretti: ex internati, veterani americani presenti alla liberazione di alcuni campi e anche la testimonianza di un ex medico delle SS.
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La verità negata (2016)
Il film diretto da Mick Jackson, con Rachel Weisz e Tom Wilkinson, ripercorre la battaglia legale che ha visto protagonisti due storici: Deborah Lipstadt e David Irving. Quest’ultimo è noto per le sue teorie controverse e negazioniste riguardo alla Shoah, tant’è che la Lipstadt scrive un libro intitolato Denying the Holocaust in cui accusa esplicitamente lo studioso britannico. Irving cita in tribunale la Lipstadt nonché la sua casa editrice per diffamazione; tuttavia, la vicenda si conclude con l’assoluzione della storica statunitense.
#AnneFrank vite parallele (2019)
Il docu-film di Sabina Fedeli e Anna Migotto vede Helen Mirren rileggere alcune pagine del diario di Anna Frank allo scopo di immaginare come sarebbe stata la sua vita se questa non si fosse interrotta a Bergen-Belsen. La storia della giovane Anna Frank viene infatti messa a confronto con quella di altre cinque donne sopravvissute alla Shoah. In contemporanea, la vicenda dell’adolescente olandese viene anche raccontata dal punto di vista di una sua coetanea che, tramite il suo smartphone, instaura un dialogo con Anna Frank fatto di tweet e fotografie.
Il figlio di Saul (2015)
Il dramma diretto dall’ungherese Laszlo Nemes racconta la storia di Saul, un membro del cosiddetto Sonderkommando, ossia una squadra “speciale” di prigionieri addetti allo smaltimento dei cadaveri. Un giorno il protagonista assiste all’omicidio da parte delle SS di un ragazzino che è miracolosamente sopravvissuto alla gassazione. Credendo di riconoscere suo figlio in questo ragazzo, Saul decide di non cremarlo ma piuttosto di cercare un rabbino in modo da potergli dare un’appropriata sepoltura secondo il rito ebraico. Si tratta di una forma di protesta che ovviamente è proibita all’interno del campo e che darà inizio a una rivolta. Ha ricevuto il premio speciale della giuria al Festival di Cannes 2015.
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Conspiracy – Soluzione finale (2001)
Si tratta di una produzione HBO e BBC diretta da Frank Pierson, con Kenneth Branagh, Stanley Tucci e Colin Firth. Il racconto segue la conferenza di Wannsee a cui partecipano alcune delle più alte cariche del Reich. La riunione, tenutasi nel 1942, ha lo scopo di pianificare la cosiddetta “soluzione finale della questione ebraica” dopo che l’invasione dei paesi dell’Europa orientale ha accresciuto il numero di ebrei nei territori occupati dai nazisti. La decisione riguardo ai soggetti interessati e al metodo da impiegare in questa soluzione causa forti attriti fra i presenti.
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Jojo Rabbit (2019)
Il film, scritto e diretto dal regista Taika Waititi e vincitore di un Premio Oscar e un Premio BAFTA (entrambi per la miglior sceneggiatura non originale) parla della storia di Jojo, un ragazzo tedesco (interpretato da Roman Griffin Davis), la cui vita cambia inevitabilmente quando viene a sapere che sua madre (Scarlett Johansson), tiene nascosta in soffitta una giovane ragazza ebrea (Thomasin McKenzie). Accompagnato dal suo “speciale” amico immaginario (e fidato consigliere), Adolf Hitler (interpretato dal regista Taika Waititi), Jojo finisce, a causa delle disavventure che si trova ad affrontare, per mettere in discussione la sua visione del mondo e del regime nazista.