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La Grande Guerra del ’14-’18 ha ricevuto meno attenzione cinematografica rispetto al secondo conflitto mondiale. Ciò nonostante, questo non vuol dire che non ci siano produzioni degne di nota: di seguito la classifica dei migliori film selezionati da Fatti per la Storia sulla Prima guerra mondiale, da non perdere assolutamente.
10. Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia (2005)
Il film, diretto da Christian Carion, racconta la tregua della Vigilia di Natale del 1914 durante la quale le truppe francesi, britanniche e tedesche scelgono di interrompere i combattimenti per celebrare la festività. Incoraggiati dai canti tradizionali intonati fra le trincee dei vari schieramenti, i soldati cominciano a riunirsi e a scambiarsi doni nella cosiddetta “terra di nessuno”. La pellicola si distingue dunque per la scelta di narrare un episodio felice, se così possiamo dire, che mette in evidenza l’assurdità della guerra e che rende ancora più drammatico il momento in cui, al termine della tregua, i combattimenti devono riprendere. Il film è disponibile su Amazon Prime Video.
9. Gallipoli – Gli anni spezzati (1981)
Racconta la vicenda delle truppe australiane durante la battaglia di Gallipoli (odierna Turchia) contro l’esercito ottomano. Il regista Peter Weir dice di essersi ispirato a due altri film, soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento antimilitarista: All’ovest niente di nuovo di Lewis Milestone (1930) e Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick, di cui parleremo in seguito. È anche una storia di crescita personale e perdita dell’innocenza da parte dei giovani protagonisti (fra cui Mel Gibson), catapultati in un’assurda guerra all’altro capo del mondo e che difficilmente essi sentono come “propria”.
8. Niente di nuovo sul fronte occidentale (1979)
Tratto dall’omonimo libro di Erich Maria Remarque, il film di Delbert Mann parla delle vicende belliche sul fronte occidentale dal punto di vista dei soldati tedeschi. Si tratta di un riadattamento per la TV, a sua volta ispirato a un precedente film del 1930, All’ovest niente di nuovo, diretto da Lewis Milestone. Il giovane Paul Baumer decide di arruolarsi nell’esercito assieme ai suoi amici, complice la propaganda patriottica diffusa nelle scuole.
Tuttavia, la dura vita di trincea e l’orrore di vedere i suoi commilitoni morire o impazzire uno dopo l’altro segnano profondamente Paul, che ben presto comincia a vedere la realtà della guerra per com’è veramente: sangue, fango e morte. Niente di nuovo sul fronte occidentale è un’onesta denuncia della guerra, tant’è che all’epoca il romanzo originale di Erich Maria Remarque è stato uno dei libri banditi e bruciati dai nazisti. A quanto pare è in programma la realizzazione di un nuovo adattamento in lingua tedesca, previsto in uscita su Netflix prossimamente.
7. Orizzonti di gloria (1958)
In seguito a un attacco fallito da parte dei francesi contro una postazione tedesca, si cerca di incolpare di codardia tre soldati. Il colonnello Dax (Kirk Douglas), che nella vita civile è un avvocato penalista, prende le loro difese di fronte alla corte marziale, sostenendo che l’offensiva in questione era obbiettivamente un attacco suicida durante il quale i soldati hanno dovuto seguire ordini irragionevoli. Il processo si rivela una farsa: non è chiaramente definita l’accusa e non vengono presentate prove a supportarla.
È interessante notare come la Prima guerra mondiale e la retorica ad essa legata siano argomenti sensibili anche all’indomani del secondo conflitto mondiale. L’opera di Stanley Kubrick viene censurata in Francia per una ventina d’anni, fino al 1975, proprio per la sua presa di posizione antimilitarista.
6. Uomini contro (1970)
È un film di Francesco Rosi liberamente ispirato al libro Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu, e che vede come protagonista Gian Maria Volonté. È una critica alla retorica della guerra patriottica. Ambientato sull’Altipiano di Asiago, la storia vuole evidenziare l’insensatezza della guerra e il divario esistente fra le aspettative degli ufficiali al comando e la realtà dei soldati direttamente coinvolti nell’azione.
Si enfatizza l’irrazionalità delle decisioni del Comando e la crudeltà riservata a coloro che vengono accusati di ammutinamento e ribellione: episodi di fucilazione a danno di un gruppo di disertori, il rifiuto di numerosi congedi perché gli infortunati sono sospettati di aver mentito, la mancanza di mezzi adeguati per portare avanti un’offensiva.
Il film non è stato ricevuto con molto favore all’epoca della sua realizzazione proprio per questo aspetto critico molto evidente. A tal proposito, le riprese si sono svolte in Jugoslavia. I dialoghi sono pochi e viene dato maggior spazio a lunghe scene di combattimento crude e realistiche. Uomini contro è disponibile con l’abbonamento Amazon Prime Video.
5. 1918 – I giorni del coraggio (2017)
Aprile 1918, sul fronte francese è in corso la cosiddetta Offensiva di primavera, ossia una serie di tentativi da parte dell’esercito tedesco di guadagnare vantaggio sulle forze dell’Intesa. Protagonista della narrazione è una compagnia di soldati inglesi in attesa dell’attacco nemico. Il tenente James Raleigh richiede di essere inserito nei ranghi della Compagnia C, comandata dal capitano Stanhope, dal momento che quest’ultimo è un suo caro amico. Tuttavia, la persona che James si trova di fronte non è più la stessa, Stanhope è stato cambiato dall’orrore della guerra e trova rifugio nell’alcol.
La narrazione si concentra molto sull’attesa dell’offensiva e sull’impatto psicologico che tale stallo ha sui soldati in trincea. La pellicola è basata sull’opera originale di Robert Cedric Sherriff, intitolata Journey’s End, ossia un racconto autobiografico suddiviso in atti e riguardante la sua personale esperienza di guerra. Disponibile su Prime Video e Sky on demand.
4. La grande guerra (1959)
Il film satirico di Mario Monicelli, che vede protagonisti Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Silvana Mangano, si aggiudica il Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia del 1959 e l’anno successivo viene candidato all’Oscar come Miglior film straniero. Un soldato romano, Oreste Jacovacci, e uno milanese, Giovanni Busacca, fanno amicizia nonostante le difficoltà dell’addestramento e della vita al fronte. Ad accomunarli è l’assoluta mancanza di quegli ideali patriottici in cui ogni “buon soldato” dovrebbe credere.
La loro cattiva reputazione in questo senso fa sì che gli venga dato il ruolo di staffette, incaricate di portare ordini e messaggi. Sorpresi nel sonno da un’avanzata austriaca, i due protagonisti vengono catturati e sotto la minaccia della fucilazione ammettono di poter comunicare informazioni segrete riguardo ai piani degli italiani. L’arroganza e gli insulti dell’ufficiale austriaco, però, gli fanno cambiare atteggiamento e alla fine Jacovacci e Busacca scelgono di sacrificarsi e di non rivelare nulla.
Il film di Monicelli genera dibattiti al momento della sua uscita: il tema della Prima guerra mondiale rimane per lungo tempo un argomento delicato, tant’è che una decina di anni dopo, nel 1970, accadrà lo stesso con Uomini contro di Francesco Rosi.
3. Lawrence d’Arabia (1962)
L’opera di David Lean è ormai considerata un classico della storia del cinema e ha come protagonisti, fra gli altri, Anthony Quinn, Peter O’Toole e Omar Sharif. La trama narra della vicenda di Thomas Edward Lawrence (interpretato da O’Toole), un tenente colonnello, agente segreto, scrittore e archeologo britannico, nonché conoscitore della lingua e cultura araba. Per questo motivo, durante la Prima guerra mondiale, il protagonista viene mandato sul fronte mediorientale allo scopo di riunire le diverse tribù arabe e fomentare una rivolta nazionalistica contro l’occupazione ottomana. Tuttavia, la conquista dell’indipendenza da parte delle tribù arabe è una vittoria amara per Lawrence, poiché è chiaro che la vera intenzione delle potenze occidentali, Gran Bretagna e Francia, è quella di spartirsi i territori del Medio Oriente.
Il film vince sette premi Oscar tra cui Miglior film e Miglior regia. Questo classico è disponibile su Amazon Prime Video.
2. Per sempre giovani – They shall not grow old (2018)
Il documentario di Peter Jackson racconta l’esperienza delle truppe britanniche sul fronte occidentale: dal momento in cui le giovanissime reclute vengono arruolate fino ad arrivare al momento in cui esse rientrano in patria alla fine del conflitto. Le voci di alcuni veterani (ovviamente registrate qualche decennio fa) si susseguono sullo sfondo di filmati d’epoca originali, che per l’occasione sono stati colorizzati.
Il racconto non è fattuale bensì è basato interamente sulle emozioni e le esperienze personali dei testimoni; ci viene mostrato tutto riguardo alla vita di questi soldati: l’addestramento, le vettovaglie a disposizione, il lavoro nelle retrovie, le armi, i momenti di relax, i pericoli rappresentati dalle mine e dalle shrapnel, la sepoltura dei caduti, la cura dei feriti.
Il racconto in prima persona e i filmati colorizzati rendono tutto più immediato per lo spettatore, che non può fare altro che mettersi nei panni dei protagonisti. Da notare anche la scelta di colorizzare i filmati soltanto nella parte centrale del documentario, ossia quella dove si racconta della guerra vera e propria; i momenti prima della partenza e quelli successivi al rientro sono stati lasciati in bianco e nero, quasi a sottolineare la svolta che, nel bene e nel male, il conflitto ha rappresentato per le vite di questi giovani. Infine, l’audio dei filmati originali è stato ricostruito tramite una lettura del labiale e il successivo doppiaggio.
1. 1917 (2020)
Il film 1917 di Sam Mendes racconta la missione di due soldati, incaricati di raggiungere al più presto il secondo battaglione britannico e di comunicargli l’annullamento dell’attacco contro le forze nemiche previsto per l’indomani. Queste ultime, infatti, hanno architettato una trappola in cui il battaglione rischia di cadere nel caso i due protagonisti non portino il messaggio in tempo. Fra le migliaia di vite in pericolo anche quella del fratello di uno dei due protagonisti.
Le scelte di regia, per cui la macchina da presa sembra letteralmente seguire i movimenti dei protagonisti quasi senza interruzioni, le musiche di Thomas Newman nonché la fotografia, contribuiscono a enfatizzare l’impatto emotivo sullo spettatore. Chi guarda, infatti, si trova coinvolto in una corsa contro il tempo che lo tiene con il fiato sospeso per tutta la durata della narrazione. Disponibile su Sky on demand e Prime Video.